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Cristina Hua, la maestra del tè: "Unisce culture"

Un incontro tra due culture, quella italiana e quella cinese, nel segno del tè. Lo ha organizzato Cristina Hua, pratese...

Cristina Hua, pratese d’adozione e responsabile del centro culturale Zentè, che da anni pronuove la cultura del tè

Cristina Hua, pratese d’adozione e responsabile del centro culturale Zentè, che da anni pronuove la cultura del tè

Un incontro tra due culture, quella italiana e quella cinese, nel segno del tè. Lo ha organizzato Cristina Hua, pratese d’adozione e responsabile del centro culturale Zentè, che da anni promuove la cultura del tè a Prato e in Toscana. Tè del Fujian, qualità nobile che scuote il mondo: il titolo dell’iniziativa, che richiamato un pubblico sia italiano che cinese, che ha partecipato con interesse a una degustazione guidata dei più pregiati tè rossi e bianchi provenienti dalla regione sud-occidentale della Cina rinomata per le sue piantagioni e per l’antichissima tradizione legata al tè.

L’iniziativa, promossa dal gruppo editoriale Fujian Daily con Zentè ha richiamato non solo appassionati di tè, ma anche rappresentanti delle istituzioni italiane e cinesi, tra cui il consigliere regionale del Pd pratese Marco Martini e il console generale ad interim della Repubblica Popolare Cinese a Firenze, Guan Zhongqi.

"E’ per noi importante promuovere la cultura del tè cinese del Fujian, in particolare il tè bianco di alta montagna – racconta Cristina Hua –. In quella terra produciamo tè di altissima qualità. Vogliamo far conoscere questa nostra eccellenza all’Italia e agli italiani: per questo abbiamo organizzato l’incontro. Il tè diventa così un ponte di amicizia tra i popoli".

Sulla stessa linea anche il consigliere regionale Marco Martini: "La cultura del tè cinese non è legata soltanto a una semplice bevanda, ma è una vera e propria arte – ha ricordato –. Sono lieto di aver partecipato a questa giornata di amicizia e integrazione: un bel momento per unire le nostre culture. Dal dialogo e dalla conoscenza reciproca nascono occasioni preziose per la crescita della comunità, soprattutto per i giovani che devono imparare a vivere nel rispetto reciproco".

Alla degustazione hanno preso parte anche produttori cinesi, che hanno portato dalla Terra del Dragone alcuni dei loro migliori tè da offrire agli ospiti. "La nostra produzione di tè è interamente naturale – ha spiegato Huang Rong Zhang –. Lo raccogliamo in primavera, un momento molto speciale che coinvolge tutta la comunità. Siamo fieri di non utilizzare alcun additivo chimico: tutti i profumi e gli aromi sono naturali". Per i cinesi il tè rappresenta ciò che per gli italiani è il caffè: un rito quotidiano, un simbolo identitario. "In Cina ogni occasione è buona per bere una tazza di tè – ha concluso Wu Guanghui, anch’egli produttore –: dalla mattina alla sera. È un momento conviviale, che oggi siamo felici di condividere con i nostri amici italiani".