GOFFREDO GORI
Cronaca

Cianchi, note e memorie. E la città della musica

"Mi riordo": 400 pagine di storie e foto, da oggi all’Academy di via Carbonaia

"Mi riordo": 400 pagine di storie e foto, da oggi all’Academy di via Carbonaia

"Mi riordo": 400 pagine di storie e foto, da oggi all’Academy di via Carbonaia

Quasi quattrocento pagine, l’ultimo libro di Roberto Cianchi, musicista classe 1938 (foto), che ha scelto per titolo a questo suo ultimo appassionato contributo alla storia della musica a Prato una contrazione dialettale molto efficace: "Mi riordo". La pubblicazione è disponibile da ieri alla sede di Academy Gabbiani - in via Carbonaia 34 b e ha l’impronta della biografia di una famiglia storica di tre fratelli musicisti: "oggi sono rimasto solo io" precisa Roberto. Lo sguardo è a un percorso di vita nella città "degli stracci, ma anche della musica". Il valore è nella memoria narrativa che si accompagna a una documentazione fotografica incredibile. Prato non è più la stessa: dalle ciminiere simbolo, dagli stracci e dai "vespasiani" in piazza Duomo, agli ipermercati e al gran Musicalcentro dei fratelli Cianchi in via del Serraglio; una messe di documenti (perfino una lettera di Maria Callas) e pentagrammi, di immagini di personaggi di ieri, con la dedica del libro ai maestri Giulio Gabbiani e a Ferdinando Moradei della Scuola Verdi, non solo figure della musica, ma anche della politica e della cultura. Una narrazione che non è "roba per vecchi", ma occasione per riconoscere da dove veniamo. Da quel nostalgico strumento del circolo mandolinistico pratese del 1956 alla storia del Menestrelli pratesi del 1978 -2016: Prato non è più la stessa e nemmeno la musica, sembra dire Roberto Cianchi; ma le radici sono illustrate in queste 400 pagine di parole e scatti fotografici che destano emozione in chi può ancora riconoscersi o riconoscere chi questa storia l’ha fatta. "Dove le parole non arrivano, la musica parla". Roberto Cianchi cita Beethoven.

Goffredo Gori