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Mobilitazione per il BuzziLab. Lettera a Valditara e raccolta firme: "Errore chiuderlo, si torni indietro"

Dopo la sentenza favorevole emessa dalla Corte dei Conti la città torna a far sentire la sua voce. Pronta la seconda integrazione all’esposto del 2020 sottoscritto da imprenditori, professionisti e cittadini.

La raccolta firme a difesa del Buzzilab effettuata con l’esposto del 2020

La raccolta firme a difesa del Buzzilab effettuata con l’esposto del 2020

La città fa il bis e torna a fare sentire la sua voce a difesa dell’ormai ex Buzzilab, come ha già fatto con un esposto del 2020 sottoscritto da imprenditori, professionisti e cittadini. Alla luce della sentenza del 22 luglio emessa dalla Corte dei Conti sezione II Giurisdizionale Centrale d’Appello con la quale viene assolto il precedente preside dell’Istituto Buzzi, Erminio Mario Emilio Serniotti, e ha confermato l’assoluzione per i professori Giuseppe Bartolini e Paolo Borgiotti e per la dottoressa Manuela Marradi, per i fatti relativi alle lavorazioni conto terzi del Buzzilab, si torna alla carica. E lo si fa con una seconda integrazione all’esposto del 2020 e con una lettera indirizzata al ministro per l’Istruzione ed il Merito Giuseppe Valditara con cui chiedere una modifica sostanziale nella gestione del Buzzi, che tenga conto di quanto accaduto a partire dal 2019.

"Ciò che più rileva non è solo la legittimità dell’attività conto terzi, cosa già dichiarata dalla sentenza di primo grado, ma anche la legittimità e la correttezza dell’attività degli organi dell’istituto e la liceità dei compensi versati al personale del laboratorio, e della loro misura", commenta l’avvocato Aldo Godi, che ha seguito fin dall’inizio la querelle e che in modo lapidario conclude che "non vi era alcuna reale necessità di chiudere il laboratorio nel 2019".

Una battaglia che imprenditori, cittadini e professionisti hanno ingaggiato con il primo esposto del 2020, integrato lo scorso anno, in seguito alla sentenza di primo grado della Corte dei Conti "con le valutazioni quanto alla legittimità del conto terzi e con i bilanci della scuola attestanti l’azzeramento del fatturato conto terzi dopo la chiusura del laboratorio – prosegue – . L’integrazione sarà depositata nei prossimi giorni, ritenendo che la prescrizione possa essere considerata decorrente non dalla chiusura del laboratorio ma dal deposito della sentenza che ne ha accertato l’illegittimità". Se "l’ingiustificata chiusura ha privato non solo la scuola, ma anche il distretto e la citta di una eccellenza mondiale, di un modello di sinergia tra istruzione e impresa", per Godi "è più che mai opportuno arrivare ad un epilogo della vicenda che accerti e sanzioni le responsabilità di questo insanabile, increscioso danno".

E’ da questa riflessione che è nata l’idea, accogliendo la proposta di alcuni imprenditori, di inviare una lettera, scritta a più mani, al Ministro Valditara, per chiedere una modifica sostanziale nella gestione del Buzzi, che tenga conto di quanto accaduto. Chiunque fosse intenzionato a firmare la lettera può rivolgersi allo studio legale Solutions and deals rather than suits in Piazza Europa 8 (telefono 0574553678 - 0574 539647) lunedì 4 e martedì 5 agosto dalle 14,30 alle 19, mercoledì 6 agosto dalle 8,30 alle 13.

Sara Bessi