
Gente a passeggio nelle vie durante l’estate. 24 famiglie hanno scelto di vivere a Cantagallo, partecipando al bando della Regione «Residenzialità in montagna 2024», che prevede un contributo da 10 a 30mila euro per chi decide acquistare una casa
24 famiglie hanno scelto di vivere a Cantagallo, partecipando al bando della Regione "Residenzialità in montagna 2024", che prevede un contributo da 10 a 30mila euro per chi decide acquistare un’abitazione come residenza in Comuni montani con meno di 5mila abitanti, bando la cui edizione 2025 è stata annunciata pochi giorni fa dal presidente della Regione e dall’assessore Saccardi.
Purtroppo i 24 partecipanti al bando del 2024 che avevano scelto Cantagallo non ce l’hanno fatta: in tutto sono state ammesse 98 domande su 843 presentate e nessuna di quelle ammesse riguardava il comune valbisentino. "La domanda di partecipazione – spiegano dalla Regione – poteva essere inviata a partire dalla pubblicazione sul Burt del bando. Nella formazione della graduatoria i punteggi sono stati assegnati con un peso del 40% al numero di figli e del 60% al punteggio del disagio associato al Comune prescelto. Per Cantagallo, sono state presentate 24 domande (con numero medio di figli pari a 0,46) e nessuna rientrata tra i 98 ammessi".
Soddisfatto il sindaco Guglielmo Bongiorno, anche se per ora non potrà fare il conto su nuovi arrivi. "Il fatto che per Cantagallo siano arrivate ben 24 domande al bando regionale - dichiara - è un segnale molto chiaro: vivere qui interessa, i cittadini vogliono abitare e investire nel nostro territorio. Questo ci conforta, perché sappiamo quanto sia importante attrarre nuove famiglie e giovani coppie, anche per dare forza al tessuto sociale e alla scuola. È vero che nessuna delle richieste presentate ha avuto il contributo, ma non lo considero un dato negativo. I criteri fissati dalla Regione assegnano un peso alto all’indice di disagio del Comune e Cantagallo ha ottenuto invece un punteggio basso: questo significa che il nostro territorio non è considerato disagiato, ma un luogo dove si vive bene con condizioni che, pur tra le difficoltà quotidiane, rimangono positive. È per noi motivo di orgoglio. Lottiamo da tempo per superare l’immagine del comune disagiato e di area depressa. Il nostro obiettivo è semplice:preservare il valore naturalistico del territorio e, al tempo stesso, renderlo sempre più attrattivo e accogliente per chi vuole viverlo per l’alta qualità della vita".
Claudia Iozzelli