SILVIA BINI
Cronaca

Da domani 28.000 in classe. Sostegno per disabili gravi : "Meno ore, partenza a ottobre"

Inizia il nuovo anno e la Cisl denuncia: "C’è un abuso di contratti a tempo determinato". Un docente su tre è precario: "Situazione critica che si ripercuote sulla continuità didattica".

Inizia il nuovo anno e la Cisl denuncia: "C’è un abuso di contratti a tempo determinato". Un docente su tre è precario: "Situazione critica che si ripercuote sulla continuità didattica".

Inizia il nuovo anno e la Cisl denuncia: "C’è un abuso di contratti a tempo determinato". Un docente su tre è precario: "Situazione critica che si ripercuote sulla continuità didattica".

Dopo oltre tre mesi di vacanza da domani i circa 27.400 studenti paretsi torneranno dietro al banco. Dalle elementari alle superiori domani mattina saranno tutti in classe. L’inizio dell’anno scolastico porta con sé le stesse criticità di sempre come denuncia la Cisl scuola: stop alla supplentite, dignità e stabilità per il personale Ata, no alle cosiddette megascuole con un solo dirigente a reggere più istituti. Il sindacato punta il dito contro l’abuso di contratti a tempo determinato per coprire posti che, di fatto, sono strutturali. "Serve stabilizzare il sostegno – ribadisce la Cisl – perché a fronte di oltre 20mila studenti con disabilità in Toscana, più di 9mila insegnanti di sostegno lavorano da supplenti, su un fabbisogno di circa 15.600 docenti". E Prato è lo specchio della situazione: qui un insegnate su tre è precario. Una precarietà che si riflette ogni giorno nelle classi, rallentando percorsi di continuità e qualità dell’insegnamento.

A tutto questo si aggiunge una nuova emergenza segnalata da diversi insegnanti: il servizio socio-educativo sostenuto da Comune e Società dalla salute per bambini e ragazzi con gravi disabilità partirà solo il 6 ottobre, con ore ridotte rispetto al passato. Un ritardo di tre settimane che pesa sulle famiglie, sui ragazzi e sulle scuole, costrette a riorganizzare la didattica senza un supporto essenziale. Prato quest’anno ha ulteriormente ridotto il servizio socio/educativo che offriva. Giusto per avere una misura Pistoia arriva a dare anche 15 ore per un caso grave, mentre Prato ha ridotto la copertura a 5 ore per i casi gravi.

Non meno urgente è la situazione del personale amministrativo, tecnico e ausiliario. "Gli Ata sono la colonna portante della scuola – si legge nella nota – ma oggi sono indeboliti da organici inadeguati e contratti a termine". Criticità che si intrecciano con l’unicità del contesto. La città, che ospita la più grande comunità cinese d’Europa in rapporto alla popolazione, conta 112 nazionalità diverse. Gli studenti stranieri sono in media il 30%, ma in alcune classi superano il 75%. Per favorire l’inclusione il ministero ha previsto docenti della classe di concorso 023, specializzati in italiano L2, ma le assegnazioni non seguono le necessità.

Silvia Bini