REDAZIONE PRATO

La Giornata del medico. Edizione da record con i 70 anni dalla laurea di Vera Innocenti

Festeggiati i neo-iscritti e i dottori a mezzo secolo dall’inizio della professione .

Festeggiati i neo-iscritti e i dottori a mezzo secolo dall’inizio della professione .

Festeggiati i neo-iscritti e i dottori a mezzo secolo dall’inizio della professione .

Non solo 50, ma anche 70 anni dalla laurea in medicina: è stata una Giornata del medico speciale quella che l’Ordine dei medici e odontoiatri di Prato ha celebrato ieri nella sala consiliare della Provincia. Come di consueto è stata l’occasione per festeggiare i neo-iscritti all’Ordine e fare una riflessione sulla professione, tenuta dal presidente dell’Ordine Alessandro Benelli. Emozionante il momento del riconoscimento per Vera Innocenti che ha festeggiato i 70 anni dalla laurea, come la premiazione della seconda edizione del Premio dottor Luigi Biancalani. Il Premio è stato assegnato a Lorenzo Bogani per l’originalità dell’elaborato e l’attenta analisi dei dati scientifici retrospettivi e prospettici sul territorio pratese.

E a proposito molto concreto è stato il discorso del presidente Benelli sull’urgenza per i medici di "trovare un equilibrio tra l’evoluzione tecnologica e la complessità del sistema sanitario con la necessità di mantenere l’umanità nella cura, a rischio di fenomeni di burnout e fughe dalla professione. I medici devono integrare le nuove tecnologie e collaborare sempre più in equipe". Una professione in evoluzione alla quale "oltre alle competenze mediche sono richieste abilità economiche, gestionali e comunicative, oltre alla capacità di usare strumenti digitali".

Punti deboli sono "la carenza di risorse nel sistema sanitario, e la necessità di gestire un numero sempre maggiore di pazienti anziani e cronici; l’aumento del carico di lavoro e la complessità delle procedure sanitarie oltre ad una impostazione di tipo economicistico da parte delle aziende sanitarie". Benelli si è soffermato anche sul "prevalere sempre più dell’interesse economico rispetto all’aspettative di cura dei cittadini, determinando una distorsione nel rapporto tra medico e cittadino che porta ad esasperare gli animi fino a sfociare in episodi di violenza verso il personale sanitario".

Una pressione lavorativa che "spesso impedisce al medico di dedicare il tempo necessario all’ascolto del paziente e quel “tempo di cura”, non riconosciuto dal Sistema Sanitario Nazionale che può, in sua assenza, portare ad un’incrinatura nel rapporto medico-paziente. Bisogna recuperare il ruolo sociale della professione". L’Ordine dei medici si dice pronto ad "essere presente nei processi di cambiamento e miglioramento della professione chiedendo di essere coinvolti da parte delle Istituzioni pubbliche, dalle Regioni nei processi che prevedano la presenza della parte medica (fine vita, atto medico, sicurezza nei posti di lavoro, responsabilità medica).

Alla cerimonia erano presenti il presidente Commissione Albo Odontoiatri Giuseppe Magro, il consigliere Cosimo Ferdinando Moradei, la consigliera Valentina Capacci e Lorena Paganelli, direttrice della Società della salute. Ecco i neo-iscritti dell’anno presenti alla cerimonia: Benedetta Batisti, Eugenio Boretti, Pamela Oliwia Bury, Matteo Dalla Porta, Giulia Devescovi, Alessio Fantacci, Maria Teresa Franco, Riccardo Parigi, Francesca Pieraccini. I medici a mezzo secolo dalla laurea sono: Giampaolo Bardazzi, Giovanna Baroncelli, Maurizio Barontini, Marcello Conti, Giansante Costante Gabella, Mila Giagnoni, Riccardo Godi, Elena Grassi, Daniela Guasti, Gianmarco Manfrida, Marco Masetti, Franco Melone, Gaetanino Molino, Daniela Alba Rosati, Riccardo Rossini.

Sara Bessi