
La data fissata per la tradizionale cena d’estate dei donatori e volontari della Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli e Castelfiorentino,...
Empoli, 17 luglio 2025 – La data fissata per la tradizionale cena d’estate dei donatori e volontari delle Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli e Castelfiorentino, è il 24 luglio. Ma c’è già un traguardo da festeggiare e vale per 100. Ivan Cioli, donatore storico dell’associazione, ha effettuato ieri la sua centesima donazione. Un ’record’ che testimonia un impegno silenzioso ma essenziale, in un periodo in cui la cultura del dono e le scorte di sangue necessitano di volti e storie per non rimanere numeri.
"Come mi sento quando vado a donare? Orgoglioso – dice il 57enne empolese –. La donazione è una scelta personale, ma non è per tutti. Non si dona sangue per beneficenza o misericordia. Si dona perché: e se poi tocca a te? La donazione è come un ponte che aiuta ad attraversare una difficoltà. Bisogna che tutti, insieme e reciprocamente, si possa arrivare sull’altra sponda". La generosità in casa Cioli è una questione di Dna, un testimone prezioso passato di generazione in generazione. "A 18 anni non vedevo l’ora di iniziare a donare – racconta Ivan –. I miei genitori erano entrambi donatori e mi sembrava una cosa bella. È una cosa che nasce da piccoli: l’ho sempre visto fare e mi è sembrato naturale. Dopo quarant’anni, sono mosso sempre dalla stessa motivazione".
E quarant’anni, certo, sono un pezzo di vita dedicato (anche) agli altri. "Rispetto al passato sono cambiate diverse cose nel mondo della donazione. L’unica cosa che cambierei è lo spreco di plastica, dovremmo cercare di migliorare questo aspetto. Potrebbe essere una sfida per il futuro". E a proposito di futuro, c’è bisogno di un’iniezione di fiducia, di speranza perché "ci sono sempre meno donatori giovani: manca un po’ di cultura della salute. Poi ci sono le eccezioni". Ed è su quelle che vale la pena scommettere. I vantaggi di essere donatore, dopotutto, sono tanti. "Nel Dopoguerra – ironizza il donatore dei record – quando andavano a donare, ricevevano in cambio una bistecca. Oggi abbiamo colazione gratis e un giorno di riposo e… a volte mi sembra anche troppo".