
Donata una bici al ragazzo derubato del mezzo regalato dal padre (foto d’archivio)
Si dice che il bene si faccia in silenzio. Con umiltà, discrezione e dignità. Per il semplice gesto di offrire un aiuto, disinteressato e sincero. E, nel farlo, farlo insieme, unendo le forze, le idee, e le persone.
Così come la comunità di Torre del Lago, silenziosamente, si è unita intorno a un ragazzo di quindici anni che, uscito dal mare per tornare a pranzo a casa, non ha ritrovato la bici appena regalata dal padre per la promozione scolastica, attivandosi, attraverso annunci social e l’organizzazione di due punti di raccolta fondi per recuperare abbastanza denaro per regalare al giovane una nuova bicicletta.
"Abbiamo visto il dispiacere sul volto del ragazzo - racconta uno dei promotori dell’iniziativa benefica - Un ragazzo buono e sempre educato, per cui, come collettività, abbiamo sentito un grande dispiacere. E il regalo più bello è stato il suo sorriso quando gli abbiamo consegnato la bicicletta: quello ripaga tutto".
Un sorriso e un gesto che, in una società in cui sembrano prevalere sempre di più individualismo ed egoismo, danno nuovo peso e nuova importanza al valore della collettività e della solidarietà. Di cui, esempio, sono proprio le persone che, senza necessità né desiderio di apparire, si sono riunite ottenendo un ricavato, umano ed economico, che sarà utilizzato, nel caso di somme in avanzo, per iniziative destinate ad aiutare famiglie in difficoltà e altrettante realtà sociali del territorio che più ne hanno bisogno, perché "i paesi ci sono e servono anche e sopratuttto a questo", continua l’uomo. E anche a restituire, nonostante e insieme a causa del l’accaduto, nuovamente speranza a un ragazzo, che tutto ha da costruire, sperimentare, imparare, vivere, ma anche insegnare, in un futuro e in persone che, di quel futuro, con altruismo e bontà, potranno essere parte integrante.
"Il furto della mia bici mi aveva fatto soffrire, oltre che per l’oggetto in sé, per ciò che rappresentava: un regalo da parte di mio padre - ha scritto infatti il quindicenne attraverso il profilo social della madre in una lettera di ringraziamento la comunità torrelaghese che, mossa dalla commozione e dal senso di unità, gli ha consegnato la nuova bicicletta - Per questo motivo, il vostro bellissimo e grande regalo ha un enorme valore per me: la consapevolezza che nel mondo c’è ancora del bene, e ci sono brave persone. Soprattutto, sapere di avere a che fare e di abitare insieme a loro. Ringrazio tutti quelli che si sono interessati alla vicenda, coloro che hanno partecipato alla colletta e coloro che, con i buoni valori, rendono Torre del Lago un paese dove è ancora bello vivere".
Gaia Parrini