
Il dirigente dell’istituto superiore “Fermi-Da Vinci”, Gaetano Flaviano
Empoli, 17 luglio 2025 - “Sono tre anni che la scuola è ostaggio del cantiere. Da tre anni, nel periodo estivo, per lasciare spazio agli operai gli esami di Stato li facciamo nel plesso di via Fabiani dove il numero delle aule è limitato e non c’è posto per svolgere le altre attività. Anche questa estate la situazione si ripete: lavori dentro e fuori l’istituto e l’impossibilità di organizzare l’avvio del prossimo anno scolastico. Ad oggi non so dove collocare le 62 classi, due in più dello scorso anno. Lo dico francamente: a settembre non credo di essere in grado di aprire la scuola”. Parla chiaro il dirigente dell’istituto superiore “Fermi-Da Vinci”, Gaetano Flaviano, che non intende più scendere a compromessi. Siamo in via Bonistallo, dove dal 2022 è in corso da parte della Città Metropolitana di Firenze un importante intervento di miglioramento sismico del plesso scolastico “Fermi–Da Vinci” (in parte utilizzato, per alcune aule, anche dagli istituti Pontormo e Ferraris). I lavori, nel corso degli anni, sono stati portati avanti a step. Con i relativi ed inevitabili disagi: riduzione degli spazi, spostamento delle classi, degli uffici e della segretaria; riorganizzazione dell’attività didattiche, oltre al fatto di dover convivere tutto l’anno con un cantiere.
Adesso operai e macchinari sono al lavoro sul
Blocco B, una porzione di scuola molto ampia, dove è previsto il rinforzo di alcuni solai nelle aree distributive interne. Lavori che, secondo quanto fatto sapere dalla stessa Metrocittà, vanno conclusi con una certa urgenza perché finanziati con fondi del Pnrr: precisamente entro il 30 marzo 2026, poiché il mancato completamento degli interventi entro questa scadenza comporterebbe la perdita del finanziamento. Tra l’altro il cantiere ha già subito un altro ’stop and go’, perché dal 19 giugno all’11 luglio con i corsi di recupero da svolgere, non era possibile procedere con le attività di intervento. Quindi i lavori sono ricominciati il 12 luglio, creando un’evidente incompatibilità con il calendario scolastico, perché fa sapere Città Metropolitana “tale riprogrammazione potrebbe comportare un ritardo nella riconsegna della zona ingresso del Blocco B e della portineria/centralino, con possibile slittamento fino alla fine di settembre, ben oltre quindi l’inizio dell’anno scolastico 2025/26”.Da qui la sfuriata del preside Flaviano. “Possibile che debba essere sempre io ad organizzarmi e riorganizzare tutto. Sono tre anni che lo faccio. Quest’anno a settembre – ribadisce e sottolinea il dirigente – avrò sessantadue classi da sistemare, con diciassette prime, un record e un vanto. Ho già convocato il collegio docenti per il 1 settembre, ma le attività didattiche in via Bonistallo per l’inizio dell’anno scolastico non potranno partire. Ho sempre fatto buon viso a cattivo gioco, cercando di concentrare tutto o molto in via Fabiani, ma stavolta non è possibile. La cosa è ben nota a Città Metropolitana e – aggiunge il dirigente Flaviano – mi dispiace che nonostante abbia scritto anche al Prefetto di Firenze e al direttore dell’Ufficio scolastico regionale, nessuno ancora mi abbia risposto”.