Presentata la 41esima edizione del Premio Pieve Saverio Tutino

Dal 18 al 21 settembre 2025 nella città del diario con il titolo 1945-2025 Il ritorno della memoria

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Arezzo, 3 settembre 2025 – È stata presentata questa mattina a Firenze presso la sede della Regione Toscana la 41esima edizione del Premio Pieve Saverio Tutino , dal 18 al 21 settembre 2025 nella città del diario con il titolo 1945-2025 Il ritorno della memoria.

«Il Premio Pieve Saverio Tutino» ha detto il presidente Giani «alla 41esima edizione, rappresenta un'iniziativa che nel corso degli anni è cresciuta diventando un premio di natura nazionale se non internazionale. Un patrimonio culturale unico nel suo genere, un simbolo dell'impegno civile e della memoria collettiva che affonda le sue radici nel cuore della nostra Toscana. Attraverso le testimonianze intime e autentiche raccolte dall'Archivio diaristico nazionale, questo concorso ci restituisce la voce di cittadini comuni, la loro vita quotidiana, le loro emozioni, le speranze, le difficoltà ei sogni. In Italia la Fondazione che raccoglie questi scritti, queste memorie, che sono più di 10.000 archiviate anche digitalmente, sta diventando un riferimento un po' per tutti nel mondo culturale della penisola. Proprio per questo la Regione, dopo anche un colloquio con il Ministero dei beni culturali a suo tempo diretto dal ministro Franceschini, ha deciso di entrare nella Fondazione e ora, proprio da quest'anno, a pieno titolo siamo dentro la Fondazione archivistica dei Diari di Pieve Santo Stefano, una delle iniziative culturali distintive della nostra Toscana».

«Vorrei partire con una statistica: quest'anno al Piccolo museo del diario abbiamo avuto 15% di visitatori in più dell'anno passato» ha commentato il presidente della Fondazione Archivio Diaristico Nazionale Albano Bragagni «vuol dire che il nostro lavoro interessa: sono 41 anni che organizziamo questo Premio, l'Archivio Diaristico è una istituzione che prende forza e vigore ogni anno. Contrariamente alle crisi di cui si sente parlare noi siamo in crescita».

«41esima edizione del Premio Pieve, il ritorno della memoria. Data di scadenza: 1945-2025. In questi 80 anni c'è la storia dell'Europa, c'è la storia dell'Italia» ha spiegato la direttrice Natalia Cangi «ma più in generale questo Premio attesta il fatto che c'è una storia dell'umanità che va riservata e tutelata».

in allegato il comunicato stampa disponibile con foto e schede tematiche anche al link https://www.premiopieve.it/area-stampa/

Organizzata dall’Archivio dei diari di Pieve Santo Stefano, la storica manifestazione dedicata alla scrittura autobiografica presenta nuove uscite editoriali e progetti, esposizioni, performance, spettacoli teatrali, fino agli otto diari finalisti, in quattro giornate che puntano sull’importanza di ricordare, sul passato come bussola per il futuro, sulla memoria come maestra di vita, sottolineando attraverso voci diversissime il tempo della libertà riconquistata.

Tanti appuntamenti e spazi di dialogo dove il pubblico potrà confrontarsi con attori e osservatori della scena culturale italiana e internazionale, dal direttore scientifico dell’Archivio Camillo Brezzi e la direttrice Natalia Cangi al Premio Tutino Giornalista Rita Baroud, la giovane reporter palestinese che ha raccontato da Gaza la fame e la guerra nel suo paese, e il Premio Città del diario Antonio Scurati, l’autore del romanzo monumentale M costruito su una mole impressionante di documenti sulla storia di Benito Mussolini, dalla conquista del potere fino alla morte.

In concorso gli epistolari di Bernardina Casarin e Vittorio Binotto (1937-1943 tra la provincia di Padova e il fronte in Europa Orientale), Eduardo Renato Caianiello e Carla Persico (1948-1953 tra Napoli e gli USA), Chiara Castellani con Paolo Castellani e Danilo Matievich (1991-2014 tra l’Italia e l’Africa); i diari di Ricciardo Vaghetti (1917-1917 tra il fronte di Caporetto e i campi di prigionia nell’Impero di Guglielmo II), e Arnaldo Manni (1943-1945 dal fronte dell’isola di Rodi); le memorie di Tito Zampa (1940-1946 dal fronte dell’isola di Kos), Francesca Ingoglia (1937-1972 tra la Sicilia, Milano e gli USA) e Debora Pietrarelli (1987-2021 da Roma).

L’opera giudicata vincitrice dalla Giuria nazionale composta da Guido Barbieri, Camillo Brezzi, Natalia Cangi, Gabriella D’Ina, Luca Formenton, Patrizia Gabrielli, Paola Gallo, Antonio Gibelli, Roberta Marchetti, Melania G. Mazzucco, Annalena Monetti, Maria Rita Parsi, Stefano Pivato, Sara Ragusa- sarà annunciata nella manifestazione conclusiva del 21 settembre, condotta da Guido Barbieri e Monica D’Onofrio, e trasmessa in differita da Rai Radio3 il 23 settembre.

In programma le presentazioni di sei diari diventati libri con Marcello Flores, Gianluca Monastra, Pier Vittorio Buffa, solo per citarne alcuni; gli appuntamenti del progetto DIMMI di storie migranti; il teatro di Marco Baliani, Mamadou Diakité,Andrea Merendelli, Mario Perrotta, Paola Roscioli; cinque esposizioni e numerosi concorsi e premiazioni, tra i quali la seconda edizione del Premio Barnaba, e il Premio per il miglior manoscritto originale in un appuntamento con Silvia Ronchey organizzato nella mattinata in cui la Commissione di lettura incontra i diaristi della lista d’onore.