CLAUDIA IOZZELLI
Cronaca

325, pronto il protocollo. Nello studio della Regione 20 progetti di alternative

Presentato il documento di fattibilità costato 156mila euro. All’incontro con Giani c’erano i sindaci Bongiorno (Cantagallo e Unione Comuni) con Lucarini (Vernio). Presente anche Calamai (Provincia). Ora la selezione condivisa.

Un cantiere stradale. La 325 al centro di un incontro in Regione (foto d’archivio)

Un cantiere stradale. La 325 al centro di un incontro in Regione (foto d’archivio)

L’ora X della storia della Valbisenzio è arrivata: ieri l’incontro tanto atteso per la restituzione dello studio da parte della Regione, che con una delibera del marzo 2024 e il successivo protocollo d’intesa ha investito 150 mila euro per redigere un "Documento di fattibilità delle alternative progettuali" per la viabilità valbisentina. Una ventina le ipotesi progettuali presentate dalla Regione – in un incontro in cui erano presenti i sindaci Bongiorno e Lucarini per Cantagallo e Unione dei Comuni e Vernio, il vicesindaco Puccianti per Vaiano, Simone Calamai per la Provincia e il Comune di Montemurlo, il governatore Giani, l’assessore Baccelli, il consigliere Marco Martini e i tecnici di Regione e Provincia – suddivise fra miglioramento della viabilità esistente e la creazione di nuovi collegamenti con le due autostrade, l’A1 e l’A11. Si tratta di proposte articolate, in alcuni casi alternative e in altri integrate tra loro, che prevedono investimenti complessivi per centinaia di milioni di euro.

Data la complessità del materiale, la presentazione proseguirà con un altro incontro a settembre per completare l’illustrazione e procedere a una prima selezione delle priorità progettuali.

Nell’incontro è stato ribadito che i progetti per la Sr 325 sono di competenza regionale: il presidente Giani ha preso l’impegno di inserirli già nel primo bilancio utile dopo le elezioni. Per quanto riguarda invece i collegamenti con le autostrade la competenza è del Governo. Il presidente della Regione chiederà formalmente che i progetti già sviluppati vengano acquisiti dal Ministero e inseriti nel Piano nazionale delle opere strategiche.

"È stato un incontro molto importante che ha visto da parte della Regione presentarci gli studi e i progetti che sono stati elaborati in questi mesi – dichiara Calamai –. È stato fatto un lavoro enorme di valutazione e di analisi, con spirito ingegneristico, che ha consentito di mettere a disposizione tante soluzioni per il miglioramento della viabilità in Valbisenzio con garanzia di fattibilità e concretezza. Ora con quest’insieme di soluzioni proposte, si dovrà ragionare innanzitutto al miglioramento della viabilità esistente della Sr 325 e delle alternative viarie. L’altro grande tema riguarda i collegamenti verso le arterie autostradali, o per favorire il tessuto economico e le attività della Vallata".

Sulla base delle soluzioni prospettate dalla Regione, Provincia e Comuni ora avvieranno una riflessione condivisa per arrivare a una serie di scelte che, per Calamai sono "alla base di una visione futura della 325 e di tutta la mobilità della Valbisenzio".

Soddisfazione anche da parte degli amministratori valbisentini. "È la prima volta che viene realizzato uno studio complessivo e così approfondito sulla mobilità dell’intera Valbisenzio – sottolineano congiuntamente Bongiorno, Lucarini e Puccianti –. Abbiamo apprezzato il lavoro svolto dagli uffici regionali e provinciali e la disponibilità della Regione, che ha espresso la volontà di sostenere con risorse concrete gli interventi di propria competenza e di farsi promotrice verso il Governo per quelli legati alla rete viaria nazionale".

"Naturalmente – aggiungono – non tutto sarà realizzabile, e sarà necessario un confronto tra i Comuni della vallata, insieme a Prato e Montemurlo, per costruire una sintesi condivisa e identificare le opere davvero strategiche. Fondamentale sarà anche l’impegno dello Stato, considerati i costi elevati degli interventi, condizionati anche dalla morfologia complessa del territorio".

Claudia Iozzelli