
La 56esima edizione è stata vinta dal Terziere di Forisporta. Folla in piazza
Tanta gente, passione, voglia di riappropriarsi delle radici di una tradizione amata e mai dimenticata. Applausi e incitazioni per la corsa coi sacchi, la padella sospesa, la spaccata dei cocomeri con il sedere e il tiro alla fune, mentre la giuria assaggiava le zuppe toscane preparate dalle squadre. Ogni gara ha assegnato un punteggio alle rispettive squadre che hanno dovuto aspettare l’estrazione della Grande Lotteria di San Rocco Pellegrino per scoprirne il verdetto. Il 56esimo Palio di San Rocco è stato vinto dal Terziere di Forisporta.
Quest’anno c’era davvero voglia di tornare alle origini e di rilanciare una festa popolare che per San Miniato (e in particolare per il rione Scioa) rappresenta molto. La festa ha ritrovato i suoi tratti distintivi ed originari, grazie al lavoro di Tra i Binari e di tutte e tutti coloro (davvero tanti) che, a diverso titolo, hanno contribuito alla sua realizzazione. Riuscendo a rispolverare – e non era scontato – anche una sana e bella rivalità contradaiola. Il tutto incorniciato dentro le suggestioni del Festival del pensiero popolare, fra folklore, impegno civico, incontri e divertimento per tutte le età.
San Miniato ha ritrovato il suo Palio e ne ha riletto anche la storia, grazie al libro di Fabrizio Mandorlini che è stato presentato durante la manifestazione alla presenza del presidente della Regione Eugenio Giani. Un libro che è una carrellata di ricordi, fra foto in bianco e nero e memorie di una città cara e lontana che nel 1962 seppe, fra musica e giochi, scendere in piazza Bonaparte e fare comunità.
C. B.