LUCA BONGIANNI
Cronaca

Piaggio, domani il vertice. I Colaninno a Pontedera incontrano i sindacati

Intanto da ieri è scattata la cassa integrazione di tre settimane per gli operai. Sul piatto la situazione globale del Gruppo e gli scenari per l’autunno.

Una catena di montaggio della Vespa, alla Piaggio di Pontedera

Una catena di montaggio della Vespa, alla Piaggio di Pontedera

Il settore automotive è in crisi, la concorrenza a livello mondiale è sempre più alta e la produzione di veicoli e componenti continua a calare. Alla Piaggio di Pontedera è ripartita ieri la cassa integrazione per gli operai e si protrarrà per tre settimane, fino al 26 settembre. Domani, mercoledì mattina 10 settembre, ci sarà nello stabilimento di Pontedera un importante vertice tra l’azienda e i sindacati, per aggiornarsi sull’attuale situazione globale e del Gruppo Piaggio in particolare. Saranno presenti entrambi i fratelli, il presidente esecutivo Matteo Colaninno e l’amministratore delegato Michele Colaninno. Un incontro che i sindacati avevano richiesto alla proprietà diversi mesi fa, anche attraverso uno sciopero. "Sappiamo benissimo che il settore automotive sta attraversando un periodo di crisi e le vendite vanno al ribasso – le parole di Samuele Nacci, sindacalista Uilm – nell’incontro di mercoledì noi ribadiremo alla proprietà che venga garantito l’impegno su Pontedera, sito strategico per la Vespa e non solo. Chiederemo garanzie sugli investimenti nello stabilimento di Pontedera anche e soprattutto a livello occupazionale". Per le due e quattro ruote non è un momento felice oggi ma – stando allo studio condotto da Aniasa e Bain & Company – si è ufficialmente entrati in una fase di stagnazione prolungata, con le proiezioni al 2030 che indicano un tasso di crescita mondiale di appena uno +0,2% quando dal 2001 al 2017 il tasso di crescita annuo è stato del +3,3%. Come se il rallentamento delle vendite, acuito dalla crisi pandemica, avesse segnato la fine di un’epoca. E se dal 2019 il Pil ha iniziato una lenta ma costante ripresa, la produzione di veicoli ha subito un declino marcato e duraturo. Si prevede un rallentamento strutturale della domanda che rischia di compromettere la sostenibilità di molti costruttori, specialmente per chi opera in mercati come Europa e Nord America, dove è previsto il calo maggiore. La delicata situazione dei dazi non aiuta le produzioni. A dare timide speranze al Gruppo Piaggio è il mercato sudorientale, in lieve ripresa. Dall’atteso incontro di domani i sindacati si aspettano di capire quale possa essere il futuro dell’azienda e dello stabilimento di Pontedera e dei suoi dipendenti. A che punto è la transizione al mercato delle due ruote elettrico in Italia ma soprattutto in Piaggio. E in un momento in cui si macinano ore di cassa integrazione in tutte le aziende del settore metalmeccanico, cosa aspettarci per l’azienda della Vespa in termini di investimenti e strategie. Insomma tanti gli interrogativi che già domani potrebbero avere le prime risposte da parte dei fratelli Colaninno.

Luca Bongianni