
La linea dela Vespa
PONTEDERA
Segnali negativi dalla semestrale Piaggio, ma in ma in linea con il consensus. Consolidate le marginalità e migliorato il gross margin rispetto al 2024. Mentre arrivano segnali positivi per la seconda parte dell’anno. Investimenti e Pfn stabili. Sono questi i dati principali che arrivano al termina dei primi 6 mesi del 2025. Ieri infatti il cda del gruppo Piaggio, riunitosi sotto la presidenza di Matteo Colaninno, ha approvato il bilancio del primo semestre che ha registrato un utile netto positivo per 30,1 milioni di euro, in calo del 42,2% rispetto a un anno fa, a fronte di ricavi per 852,5 milioni di euro (-13,9%). Il margine lordo industriale nel periodo è stato pari a 259 milioni di euro (-12,2%), con un’incidenza sul fatturato in crescita, pari al 30,4% (29,8% al 30 giugno 2024). L’ebitda consolidato è stato infine pari a 147,1 milioni di euro (-15,3%) mentre l’ebitda margin è pari al 17,3% (17,5% un anno fa). il Gruppo ha messo a bilancio investimenti per 76 milioni di euro (77,3 milioni nel primo semestre del 2024) mentre le vendite complessive a livello mondiale sono state pari a 238.400 veicoli (-11,7% rispetto ai 270.100 veicoli del primo semestre 202), registrando ricavi consolidati per 852,5 milioni di euro (da 990,3). "Sebbene lo scenario di mercato attuale sia sicuramente non semplice e sfidante – afferma il ceo Michele Colaninno – il Gruppo Piaggio nel primo semestre dell’anno, nonostante la contrazione dei mercati, ha consolidato marginalità positive migliorando il gross margin rispetto al 2024. In momenti storici come questo, con dispute commerciali internazionali e tensioni geopolitiche allargate, poter rimanere flessibili, controllando la liquidità e la gestione finanziaria, è fondamentale".
"Relativamente ai nostri prodotti - ha aggiunto il ceo - portiamo avanti strategie che coniughino impegno e investimenti nello sviluppo e nell’innovazione, marcando sempre più la forza e il valore dei nostri marchi iconici nei mercati mondiali, sia nella mobilità leggera delle due ruote che nei veicoli commerciali. Il perdurare delle crisi politiche internazionali e delle tensioni geopolitiche allargate ci impone cautela e rigore finanziario; nonostante questo, abbiamo registrato investimenti di elevato livello, specialmente nei siti produttivi italiani e nello sviluppo della gamma prodotto. Nel trimestre appena concluso si sono evidenziati timidi segnali di ripresa nei mercati sudorientali che fanno intravedere, qualora la situazione internazionale non peggiorasse, una stagione di consolidamento della propensione all’acquisto da parte dei consumatori".