CARLO BARONI
Cronaca

La politica e i suoi duelli: "Opere ferme e degrado. Giglioli cambi il passo"

L’attacco di Forza Italia all’amministrazione dopo l’incontro con i cittadini

L’attacco di Forza Italia all’amministrazione dopo l’incontro con i cittadini

L’attacco di Forza Italia all’amministrazione dopo l’incontro con i cittadini

Un cambio di passo. Lo chiede alla giunta il capogruppo di Forza Italia Paolo Vallini al sindaco e alla giunta, dopo che – secondo gli azzurri – anche nel recente incontro degli amministratori con i cittadini si è parlato solo di " annunci, promesse e dichiarazioni d’intenti". "Tante parole, pochi fatti. E questo nonostante un bilancio definito “florido”, con un avanzo di amministrazione per il 2024 che supera i 3,5 milioni di euro. Un dato che, se da un lato testimonia solidità finanziaria, dall’altro evidenzia un’incapacità preoccupante di trasformare risorse in servizi e opere pubbliche attese dalla cittadinanza". dice vallini che parla di opere ferme e criticità diffuse "Mancano parcheggi, i lavori pubblici procedono con ritardi che penalizzano commercianti e residenti, e molte infrastrutture strategiche risultano ancora irrealizzate – attacca – . È il caso, ad esempio, della scuola di Ponte a Elsa, in stallo da oltre dieci anni, o della scuola media di Ponte a Egola, oggetto solo di annunci. Le nuove aule del liceo rappresentano una soluzione d’emergenza, non una visione strutturata per l’istruzione superiore".

"Altrettanto grave è la situazione del degrado urbano, da San Miniato fino in particolare nelle aree delle concerie dismesse a Ponte a Egola, da tempo abbandonate e simbolo dell’inerzia amministrativa. Il tanto atteso progetto per una passerella ciclopedonale che colleghi Molin d’Egola a Ponte a Egola è fermo in attesa di finanziamenti mai arrivati – precisa Vallini –. Il gruppo di Forza Italia propone da tempo una soluzione concreta: utilizzare parte dell’avanzo disponibile per accendere mutui finalizzati alla realizzazione delle opere necessarie, anche in virtù della capacità del Comune di sostenere interessi annui fino a oltre due milioni di euro".

Una nota polemica anche sul caso del giudice di pace: "La riapertura recentemente rivendicata con orgoglio dal Sindaco, è in realtà il frutto di un’inerzia pregressa che ha portato alla sua chiusura. Una riattivazione che, se avverrà, arriverà tardi e solo grazie alle pressioni esercitate".

C. B.