I guai giudiziari per Felice Maniero aumentano. In autunno riprenderà il processo a Pisa per maltrattamenti e lesioni personali. In quell’udienza dovrebbe essere sentita la parte offesa. Maniero è a processo in quanto accusato di una presunta aggressione – avvenuta nel Comprensorio – ai danni di una donna, una parente. Una vicenda, quindi, molto delicata. Ma non è finita: ora "Faccia d’Angelo" è accusato di aver picchiato un compagno di cella, che si trovava con lui nel carcere di Sollicciano: il processo è davanti al Tribunale di Firenze. Alla scorsa udienza è stata sentita la presunta vittima dell’aggressione. All’epoca, nel luglio 2020, Felicetto era detenuto per scontare una condanna a 4 anni per aver maltrattato la sua ex compagna. L’origine del pestaggio avrebbe avuto a che vedere con normali problemi di ‘convivenzà in carcere: l’uomo che era in cella con lui, un detenuto collaboratore di giustizia, a detta di Maniero, teneva il volume della tv troppo alto, ed inoltre di notte russava pesantemente. L’ex capo della banda del Brenta, per l’accusa, l’avrebbe aggredito con lo stesso telecomando della tv, “stampandoglielo“ in fronte, procurando al compagno la frattura del setto nasale e altre ecchimosi giudicate guaribili in una decina di giorni. La prossima udienza si terrà a settembre: Maniero, con il difensore, l’avvocato avellinese Rolando Iorio, spiegherà perché non sia lui il responsabile dell’aggressione come sostiene l’accusa. Dell’ex boss si è parlato ampiamente nella nostra zona. Nel 2017, con le sue dichiarazioni ai magistrati della Dda di Venezia Maniero fece scattare arresti e sequestri nel Valdarno. Una vicenda che è già arrivata da tempo al capolinea della Cassazione.
C. B.