
Un duro attacco all’andamento della giunta comunale guidata dal sindaco Simone Giglioli arriva dalla formazione dei Riformisti di Marzia Fattori
Lascia il Comune di San Miniato anche il segretario comunale. A lanciare l’allarme – ma anche a darne comunicazione a tutti, è il caso di dirlo – sono i Riformisti guidati dall’ex assessore Dem Marzia Fattori: "Nel più assordante silenzio istituzionale, anche il segretario comunale ha abbandonato San Miniato. Dal primo settembre ha assunto un incarico presso la Provincia di Pisa e il Comune di Vecchiano". Ma ora cosa accade? Quando e come verrà spiegato questo ulteriore passaggio? "Ci racconteranno che trattasi di ordinaria amministrazione, oppure di progresso di carriera – si legge in una nota del gruppo che neanche ha rappresentanza in consiglio comunale –. Ma, ahimè, la realtà è lampante: il nostro Comune è divenuto un luogo di transito, non di costruzione; con un’amministrazione incapace di trattenere le migliori professionalità. Il nodo non è episodico, ma sistemico". Non si tratta del primo addio, insomma.
E i Riformisti snocciolano tutti i punti della questione e di quelle che ritengono essere le cause. "È l’assenza di guida, di visione, di autorevolezza. Il sindaco Giglioli ha dimostrato, con le sue scelte e la sua azione, una palese inadeguatezza al ruolo che ricopre – la durissima critica –. La sua giunta, composta da figure spesso improvvisate, non è mai stata in grado di elaborare una politica del personale seria, strutturata e lungimirante. Fra passerelle, selfie e tagli di nastro, l’amministrazione ha smarrito la sostanza della buona politica: garantire stabilità, qualità e motivazione a chi lavora per la città".
Queste settimane sono state anche interessate dalla scelta del nuovo assessore. Il tema assessore non sfugge all’analisi dei Riformisti. Dopo le dimissioni di Marino Gori ci sono voluti quasi tre mesi per arrivare alla sostituzione in giunta. Il giudizio dei Riformisti? "La scelta di Giacomo Gozzini, già in passato assessore per due legislature, quale assessore al bilancio appare come una riproposizione stanca del passato. Un ritorno privo di visione e di progettualità che, se la storia recente insegna qualcosa, rischia di tradursi nell’ennesima scelta sbagliata, con effetti pesanti sulla macchina comunale e, di riflesso, sui cittadini". Il dibattito è aperto. In una fase complessa e delicata: siamo in piena campagna per le regionali.