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"Nel Pd non c’è partecipazione". Quattro iscritti lasciano il partito

Lettera di addio firmata da Di Fonzo, Iantorno, Famiglietti e Rolla: "Gli organismi si riuniscono raramente. Rafforzeremo l’area progressista per costruire una alternativa alle destre in città".

Lettera di addio firmata da Di Fonzo, Iantorno, Famiglietti e Rolla: "Gli organismi si riuniscono raramente. Rafforzeremo l’area progressista per costruire una alternativa alle destre in città".

Lettera di addio firmata da Di Fonzo, Iantorno, Famiglietti e Rolla: "Gli organismi si riuniscono raramente. Rafforzeremo l’area progressista per costruire una alternativa alle destre in città".

"Lasciamo il Pd senese. Manca partecipazione e un confronto reale sulle scelte. Rafforzeremo l’area progressista per costruire una alternativa alle destre in città". L’annuncio arriva come una doccia fredda nella lettera inviata alla segretaria dell’Unione comunale Dem, Rossana Salluce, da quattro iscritti: si tratta di Pasquale Di Fonzo e Fiorino Pietro Iantorno, membri della Direzione comunale, e di Giuseppe Famiglietti ed Emiliano Rolla, che invece siedono nell’assemblea comunale del partito.

"Abbiamo scelto di aderire al Pd dopo la seconda sconfitta consecutiva alle elezioni comunali, animati dalla volontà di offrire il nostro contributo per avviare un percorso di rinnovamento – spiegano i dimissionari –. Lo abbiamo fatto con spirito costruttivo, mossi dall’idea che solo attraverso un’apertura reale al confronto e alla partecipazione si possa rilanciare un progetto politico credibile e radicato nella società".

E ancora: "Fin dai primi passi, abbiamo riscontrato alcune difficoltà che, con il tempo, si sono rivelate ostacoli insormontabili. Abbiamo avvertito una mancanza di coinvolgimento nelle scelte, una chiusura nei meccanismi decisionali, spesso guidati da un numero ristretto di persone, e una scarsa vitalità degli organismi politici interni, che si riuniscono di rado e senza un confronto vero sulle decisioni da prendere – è la denuncia –. In particolare, ci ha colpiti negativamente la recente sostituzione della capogruppo in Consiglio comunale, avvenuta senza che venissero fornite spiegazioni o condivise valutazioni con gli organismi del partito. Un passaggio delicato, che avrebbe meritato maggiore trasparenza e condivisione".

"La nostra idea di politica si fonda sulla partecipazione, sul confronto plurale e sulla costruzione collettiva delle scelte – continua la lettera –. È per questi motivi che, con rispetto ma anche con coerenza, abbiamo deciso di interrompere il nostro percorso nel Pd. Non si tratta di una scelta di rottura, ma di un passaggio necessario per continuare il nostro impegno nel consolidamento e nel rafforzamento del campo progressista, in forme e luoghi che ci permettano di esprimere pienamente i nostri valori e le nostre idee".

Dalla Segreteria dell’Unione comunale arriva per il momento solo un "no comment", seguito dall’annuncio di una riflessione interna. Ma i rumors annunciano per dopo il Palio almeno altri quattro addii, tra cui anche quello di un segretario di Circolo.

Cristina Belvedere