GABRIELE NUTI
Cronaca

Palazzo rosa senza luce. Staccata anche la corrente. Sette le famiglie abusive

Intervento dei tecnici di Enel dopo quelli di Acque. Lasciato il minimo voltaggio. Le cinque sotto sfratto rimangono un altro mese in attesa di nuova sistemazione.

Uno dei tanti interventi delle forze dell’ordine al Palazzo rosa (. foto d’archivio

Uno dei tanti interventi delle forze dell’ordine al Palazzo rosa (. foto d’archivio

Dopo l’acqua, la luce. Ieri mattina i tecnici di Enel sono intervenuti per effettuare un sopralluogo al Palazzo rosa di via Rospicciano e verificare la regolarità degli allacci. Due sono risultati regolari e appartengono alle due famiglie che pagano regolarmente utenze e che non sono abusive. Sette gli allacci irregolari per i quali è scattata la procedura come nei casi di morosità. Alle sette famiglie viene garantito un voltaggio minimo di corrente elettrica per poter accendere un paio di lampadine e un fornellino per fare da mangiare.

Da parte dei tecnici di Enel, che hanno accertato le irregolarità alla presenza delle forze dell’ordine – polizia, carabinieri e polizia municipale hanno presidiato il complesso di via Rospicciano durante l’intervento – è stata sporta denuncia nei confronti delle sette famiglie che consumavano la corrente elettrica senza averne diritto e senza pagare. Il sopralluogo di ieri mattina è scaturito – come quello di dieci giorni fa da parte di Acque – dalle segnalazioni e dalla richiesta di verifiche che il Comune di Ponsacco – come precisato dal sindaco Gabriele Gasperini al nostro giornale in occasione dell’intervento dei tecnici di Acque – ha richiesto alle aziende fornitrici dei servizi di acqua, luce e gas per accertare eventuali abusivismi e assicurare la sicurezza del complesso edilizio e di tutta la zona.

Come detto, nel condominio di via Rospicciano a Ponsacco rimangono nove famiglie. Due quelle che nessuno potrà mai mandare via, a meno che non decidano di trasferirsi autonomamente, perché totalmente in regola, sette quelle abusive. Di queste, però, due non hanno ancora avuto la richiesta di sfratto dai privati proprietari delle abitazioni. Cinque, invece, sono quelle sotto sfratto, ma fino a quando non troveranno, o verrà trovata loro una sistemazione, hanno diritto a rimanere nelle case perché composte da persone fragili, con neonati e anziani non autosufficienti. E ancora una sistemazione per queste cinque famiglie non è stata trovata. Per questo motivo l’esecuzione degli sfratti programmata per il 15 settembre viene rimandata almeno di un mese in attesa che Comune e Società della Salute trovino cinque abitazioni adatte a poterle ospitare. Questo è il quadro della situazione nel Palazzo rosa di via Rospicciano negli ultimi anni al centro di numerosi casi di cronaca e di polemiche politiche.

Ieri mattina, intanto, durante l’intervento dei tecnici di Enel, le forze dell’ordine presenti hanno liberato un appartamento occupato da una famiglia che già sta occupando una casa dell’edificio di via Rospicciano. La famiglia, nel tempo, evidentemente per allargarsi, aveva deciso di occupare non una ma due case.