ILENIA PISTOLESI
Cronaca

L’Oratorio dell’Annunziata adesso è un santuario mariano

Un momento di grande solennità e commozione ha segnato la fine delle Feste Quinquennali della Santissima Annunziata. Durante la...

L’oratorio della Santissima Annunziata a Montescudaio A fianco la Santa Messa celebrata domenica 31 agosto

L’oratorio della Santissima Annunziata a Montescudaio A fianco la Santa Messa celebrata domenica 31 agosto

Un momento di grande solennità e commozione ha segnato la fine delle Feste Quinquennali della Santissima Annunziata. Durante la Santa Messa celebrata domenica 31 agosto, è stato letto il decreto vescovile con cui l’Oratorio della Santissima Annunziata è stato ufficialmente elevato a Santuario Mariano. Un riconoscimento del profondo e secolare legame tra il paese e la sua devozione alla Santissima Annunziata.

L’iniziativa per l’elevazione è partita dal parroco di Montescudaio, Monsignor Marco Fabbri, e dalla Confraternita che cura l’Oratorio. Il decreto del Vescovo di Volterra Roberto Campiotti si fonda su vari elementi che testimoniano la profonda spiritualità del luogo. Tra questi, il fatto che l’Oratorio esista dal 1831 e sia un forte centro di devozione mariana, e che custodisca due statue di culto preesistenti all’edificio stesso. Non meno importante è il fatto che il luogo sia da tempo meta di pellegrini e fedeli, che vi si recano per pregare e onorare la Santissima Annunziata.

Ecco le parole del sindaco di Montescudaio Loris Caprai. "Esprimiamo la più profonda soddisfazione e la più sincera gioia per la notizia che l’Oratorio della Santissima Annunziata è stato elevato a Santuario Mariano. Questo è un momento di grande significato spirituale e storico per il nostro paese. Un riconoscimento del profondo legame che i nostri concittadini hanno con la Santissima Annunziata, una devozione che si tramanda da generazioni e che culmina ogni cinque anni nelle nostre Feste Quinquennali".

Il sindaco ha inoltre ringraziato il vescovo Campiotti per "questo gesto di grande vicinanza alla nostra comunità", estendendo la gratitudine anche a Monsignor Marco Fabbri e alla Confraternita "per il loro grande impegno. Il decreto vescovile non fa che rafforzare il ruolo dell’Oratorio come luogo di preghiera, pellegrinaggio e devozione" ha concluso Caprai, sottolineando l’importanza del nuovo status per il luogo sacro.