LUCA BONGIANNI
Cronaca

La Fondazione Charlie cresce. Tanti servizi per figli e genitori

PONTEDERA Un doposcuola gratuito per i ragazzi delle scuole elementari e medie, un gruppo genitori-bambini, due gruppi di auto-aiuto di cui...

PONTEDERAUn doposcuola gratuito per i ragazzi delle scuole elementari e medie, un gruppo genitori-bambini, due gruppi di auto-aiuto di cui uno dedicato ai genitori e l’altro pensato per le neomamme, uno sportello dedicato ai disturbi del comportamento alimentare, uno sportello sull’azzardopatia, si vanno ad aggiungere allo storico servizio dedicato alle dipendenze, da cui il Telefono Amico ha iniziato le sue attività. Davanti ad una sala piena sono stati presentati ieri mattini i nuovi progetti e le nuove collaborazioni instaurate dalla Fondazione Charlie, tutto ciò reso possibile grazie alla nuova sede realizzata a Pontedera nelle ex scuderie di Villa Crastan. Molti i rappresentanti delle associazioni, delle cooperative, delle realtà del terzo settore e delle istituzioni locali e regionali con cui Charlie collabora.

"Empatia, ascolto ed autenticità, possiamo riassumere così le attività di questi anni della Fondazione Charlie – spiega il presidente, Angelo Migliarini – con la nuova sede in centro a Pontedera confermiamo il desiderio di costruire una comunità solidale attraverso uno spazio aperto e accessibile. Presentiamo un calendario di attività possibili grazie alla collaborazione con realtà come Serd e SdS, a Arnera e gran parte del mondo del terzo settore". Il presidente lo ha definito "un puzzle, composto grazie a realtà lungimiranti". E presto partirà anche un corso di stand-up comedy con l’attore livornese Michele Crestacci, riservato ai ragazzi delle scuole superiori. La responsabile del Serd Valdera, Marta Milianti, ha sottolineato l’importanza dei progetti in contrasto al gioco d’azzardo, sia per quanto riguarda i giocatori che i loro familiari: "Dal 2017 sono stati valutati 80 giocatori. Nel 2023 un giocato totale tra online e offline era di 200 milioni di euro, aumentato l’anno dopo fino a 230 milioni. Se prima la fascia di età più colpita era quella 40-69 anni ora si sta abbassando, colpendo anche i più giovani da 14 a 19 anni, minori che si approcciano al web e ai social in maniera subdola". Charlie che giovedì 26 giugno inaugurerà a Firenze il primo hub fuori provincia della Fondazione.

Luca Bongianni