
Un quadro ancora complesso per il settore calzaturiero che da domenica sarà protagonista a Micam Milano
Resta complessa la situazione per il settore calzaturiero, segmento moda rilevante per il manifatturiero della provincia di Pisa. Anche se nel secondo trimestre i principali indicatori congiunturali parlano un attenuarsi della flessione. E’ quanto emerge dalla fotografia scattata dal Centro Studi di Confindustria Accessori Moda per Assocalzaturifici, alla vigilia del Micam, il Salone Internazionale della Calzatura che aprirà domenica a Fiera Milano Rho.
"L’analisi dei dati - spiega Giovanna Ceolini, presidente Assocalzaturifici - evidenzia nel cumulato gennaio-giugno un calo sia del fatturato (-5,6% tra gli associati partecipanti alla rilevazione trimestrale) sia della produzione industriale (-9,5% l’indice Istat, con una riduzione tendenziale del -7,5% nel periodo aprile-giugno)".
L’export resta positivo nelle paia (+3,2% nei primi cinque mesi) ma appare in calo in valore (-2,7%). Tengono i mercati comunitari (+1% in valore), mentre prosegue il trend favorevole di Emirati Arabi (+26,6%) e Turchia (+13,5%). L’attività di pura commercializzazione ha favorito l’incremento dell’import (+18,2% in quantità), con una decisa crescita dei flussi dall’Estremo Oriente (+45%); oltre alla Cina, Vietnam, Indonesia, Cambogia e Birmania presentano aumenti sostenuti.
Ritornando all’export - che storicamente "traina" l’industria calzaturiera - nei primi cinque mesi del 2025 si registra un -2,7%. Del resto tutto il settore moda è in difficoltà.
A soffrire della congiuntura negativa innescatasi nella seconda metà del 2023, al termine del rimbalzo post-Covid, sono tutte le fasce di prodotto, inclusi il lusso e le griffe. Sul fronte interno i consumi delle famiglie mostrano difficoltà di ripresa (-1,9 per cento in volume, -0,7 per cento in spesa); le calzature sportive e le sneakers si confermano l’unico segmento con leggero dinamismo. Micam sarà una vetrina importante che potrà dare indicazione preziose per il futuro.
C. B.