REDAZIONE PONTEDERA

La maxi distesa di batterie. “Lavori già a settembre”, il comitato è in allarme

A breve ruspe, betoniere, container potrebbero affollare le colline di Fauglia. “Su un impianto per cui l’area è già recintata è ancora pendente un ricorso al Tar”

Il presidente del comitato di protesta Mileo Ranieri insieme ai cittadini in via Postignano nella zona dove nascerà il primo impianto

Il presidente del comitato di protesta Mileo Ranieri insieme ai cittadini in via Postignano nella zona dove nascerà il primo impianto

Fauglia (Pisa), 18 agosto 2025 – Occhi puntati sulle colline di Acciaiolo per il Comitato, perché le grandi manovre per le distese di batterie di accumulo di energia sarebbero in pieno svolgimento. Tutto ebbe inizio – lo ricordiamo – con la scoperta dell’arrivo un primo Bess da 56 container della Frv 2203 di proprietà della spagnola Fotowatio finanziata con capitali sauditi, “già autorizzato e sul quale iniziò la protesta e la costituzione del comitato”. Poi il Comune di Fauglia rese noto un secondo progetto, “questa volta della Rne 10 con capitali elvetici per 84 container e autorizzato proprio a dicembre dello scorso anno – dice il responsabile del comitato di protesta Mileo Ranieri – Successivamente erano saltati fuori altri due impianti, questa volta a fianco della centrale Terna, uno da 56 e l’altro da 40 container, tutti della britannica Telis ma con dietro la statunitense Carlyle: Acciaiolo si candidava così, a diventare una zona industriale, rinunciando alla propria connotazione agricola oltre che di pregio paesaggistico e naturalistico”. A che punto siamo?

“Poche settimane fa abbiamo appreso che la proprietà svizzera della Rne10 si sarebbe aggiudicata il Capacity Market 2027 con Terna, a un prezzo di 47mila euro a Mw con durata di 15 anni e che prevedono l’avvio commerciale dell’impianto, per il primo trimestre del 2027 e l’inizio dei lavori entro settembre di quest’anno – avverte Ranieri –. Quindi a breve ruspe, betoniere, container e trasformatori, affolleranno anche questa parte delle colline di Acciaiolo”.

Non è finita. “Abbiamo avuto notizia che, il compromesso fatto con il proprietario del terreno (due ettari) da Frv 2203 per la realizzazione del primo Bess, è stato rogatoa giugno e quindi di fatto, il nuovo proprietario della collina che capeggia il crinale di Postignano è, ad oggi una società con 10 mila euro di capitale sociale interamente versato – spiega ancora il responsabile del Comitato – La cosa ci ha stupito non poco, visto che è tuttora pendente un ricorso al Tar”. Nel frattempo il Comitato ha avuto diverse interlocuzioni con il Comune “per la costruzione di prescrizioni postume” per tutelare il territorio anche per quello che sarà il futuro dopo i quattro impianti. Mentre sulla collina di Via Postignano, nel luglio scorso, sono arrivati i primi mezzi per recintare l’area di cantiere ed iniziare la costruzione delle opere.

C.B.