
Il Machiavello, la rubrica di David Allegranti
Firenze, 10 settembre 2025 – Allora. Il patto c’è. La coalizione anche. Ci sono pure i simboli depositati dal notaio. È dunque ufficiale: se il Pd ri-ri-rivincerà le elezioni regionali, i Cinque Stelle governeranno per la prima volta la Toscana. Avranno persino degli assessorati alle varie ed eventuali. Evento epocale. Così come epocale è stata quella foto fra Paola Taverna, vicepresidente del M5S, ed Eugenelly Giani, a sancire l’intesa, qualche settimana fa. D’altronde Taverna, già vicepresidente del Senato, un tempo berciava sui social e nei comizi. Una bomba a orologeria lanciata contro l’ingiustizia, cioè il Palazzo, la Casta, i Poteri Forti. “Mafiosi, schifosi, siete delle me***, dovete morire”, gridava nel luglio 2015 contro il Pd. Era la rappresentazione di quello che diceva il filosofo Ortega Y Gasset nel 1929, descrivendo con anni di anticipo il coro dei Tavernicoli: “L’epoca delle masse è l’epoca del colossale. La moltitudine, improvvisamente, si è fatta visibile, si è installata nei luoghi migliori della società. Prima, se esisteva, passava inavvertita, occupava il fondo dello scenario sociale; ora è avanzata nelle prime linee, è essa stessa il personaggio principale. Ormai non ci sono più protagonisti: c’è soltanto un coro”. La berciatrice però si è pentita, si è imborghesita. Ha aperto la scatoletta di tonno e poi ne ha chiesta un’altra, un’altra e un’altra ancora.