
Al centro della polemica gli argini in cemento armato e il ponte carrabile. L’intervento è stato attuato dal Genio Civile per eliminare il vecchio guado . .
"Una colata di cemento, un ponte carrabile invasivo e inutile, l’ambiente del torrente Settola rovinato". Questo il grido di protesta di Silvia Martelli, residente da oltre trent’anni in via Croce di Vizzano, che dal giardino della sua casa osserva con inquietudine e rabbia i lavori del Genio Civile: nuovi argini in cemento armato, grandi scatolari per la costruzione di un ponte carrabile, "un intervento mastodontico – sostiene Silvia – a mio parere sproporzionato rispetto allo scopo di sicurezza idraulica che si voleva raggiungere e dal punto di vista ambientale e paesaggistico molto peggiorativo". La signora Martelli, ex direttrice dell’ufficio postale di Montale, trasferitasi a Montale nel 1991 per trovare un ambiente urbano più vivibile e vicino alla natura, ha scritto una lettera indignata all’amministrazione comunale. "È stata attuata la più totale e devastante distruzione di un ambiente naturale – scrive Silvia Martelli - quello del torrente Settola che è irrimediabilmente perso. Sono state calate tonnellate di cemento il cui unico scopo sarà quello di fare da ’forno’ durante le giornate di canicola estiva, un aumento di temperatura di almeno 3/4 gradi vista la superficie che per almeno sei mesi l’anno non vedrà scorrere una goccia d’acqua. Abito di fronte alla Settola da 34 anni – continua Silvia - e quel piccolo torrente era un piccolo sfogo naturale mentre ora c’è solo il deserto. E’ stato distrutto un ecosistema che anticamente alimentava un mulino e dove i bambini cercavano i girini". La signora Martelli si domanda "con grande tristezza e tanta rabbia il perché di un tale inimmaginabile scempio. Qual è il senso, l’utilità? Mettere in sicurezza le case? C’erano mille alternative a una devastazione del genere".
L’intervento in atto è stato progettato e attuato dal Genio Civile per eliminare il vecchio guado del torrente Settola, nella zona nord del centro del paese, tra via Croce di Vizzano e via del Castagno. Il lavoro, del costo complessivo di 700mila euro, finanziato in massima parte dal Genio Civile e in parte minore dal Comune di Montale, si è svolto in due fasi con due distinte gare di appalto. La prima fase, dal costo di 275mila euro, è consistita nella costruzione di nuovi argini del torrente Settola in cemento armato e si è conclusa a metà del 2023. La seconda fase, il cui cantiere si è aperto nel marzo scorso e che comporta una spesa di 443mila euro, consiste appunto nella realizzazione del nuovo ponte sul torrente e nel completamento del consolidamento arginale. "Invece di un ponte carrabile – afferma Silvia Martelli – dove passeranno dieci auto al giorno, si poteva realizzare una passerella ciclopedonale". La signora Martelli lamenta la mancanza di un confronto con i cittadini sul progetto e sulla sua attuazione. "Per avere un disegno di cosa sarebbe stato realizzato – dice Silvia – sono dovuta andare personalmente all’ufficio tecnico del Comune dove peraltro l’ingegnere è stato molto gentile, ma avrebbero dovuto mettere il disegno visibile sul cantiere e dare una informazione preventiva ai cittadini, specialmente ai residenti".
Giacomo Bini