DANIELA GORI
Cronaca

Prestazioni mediche a domicilio. La nuova idea di Confcooperative

Soci e lavoratori del Circolo di Valenzatico potranno usufruire di due unità mobili attrezzate per la diagnostica. Il servizio sarà erogato dal 6 ottobre e per tutto il 2026 previa iscrizione alla Mutua Cooperazione Salute. .

Giacomo Billi, presidente di Confcooperative Federsolidarietà Toscana: la sua è una delle tre Federazioni ad aver promosso il progetto

Giacomo Billi, presidente di Confcooperative Federsolidarietà Toscana: la sua è una delle tre Federazioni ad aver promosso il progetto

Prestazioni sanitarie di prevenzione in forma gratuita anche a domicilio: i soci e i lavoratori del circolo sportivo di Valenzatico, in quanto cooperativa, dal 6 ottobre e per tutto il 2026 potranno usufruire di questa particolare iniziativa volta alla salvaguardia preventiva della salute. Tutto ciò grazie al progetto ’Prestazioni sanitarie territoriali come leva di welfare comunitario’, promosso da tre Federazioni all’interno di Confcooperative Toscana - Confcooperative Sanità, Confcooperative Federsolidarietà e Confcooperative Habitat - utilizzando il Piano delle prestazioni territoriali 2025 della Mutua Cooperazione Salute. Il progetto prevede prestazioni sanitarie di prevenzione in forma gratuita ai lavoratori e ai soci delle cooperative aderenti, alle loro comunità di riferimento e ai loro nuclei familiari che saranno iscritti alla Mutua Cooperazione Salute. Due unità mobili attrezzate con strumentazione per la diagnostica, messe a disposizione dal Gruppo Paim, potranno raggiungere i destinatari target delle prestazioni direttamente nei loro luoghi di residenza.

"L’obiettivo è quello di favorire una ‘sanità di prossimità’, territoriale, in un’ottica di integrazione con la sanità pubblica, con fornitura di servizi socio sanitari e sanitari di prevenzione nelle aree geograficamente ‘svantaggiate’ o interne, per promuovere un accesso equo e adeguato all’assistenza sanitaria per tutte le persone, indipendentemente dalla loro posizione geografica - spiegano Anna Batini coordinatrice di Confcooperative-Sanità Toscana, Giacomo Billi presidente di Confcooperative Federsolidarietà Toscana, e Alessandro Tatò presidente di Confcooperative Habitat Toscana - Questo è sicuramente uno degli elementi chiave per sostenere l’abitabilità di questi territori, sia per la popolazione che già vi risiede, sia per l’auspicato ritorno di cittadini in età lavorativa, di famiglie e di giovani coppie". Oltre a Valenzatico, l’iniziativa interesserà anche altre aree interne della Toscana, come alcune piccole frazioni della Lunigiana e del Grossetano. "Una delle caratteristiche del nostro Paese ed anche della Toscana è, infatti, la forte differenziazione interna – proseguono Batini, Billi e Tatò - E, in un contesto generale caratterizzato da disinvestimento in ambito sanitario e sociale e deprivazione nei servizi, lo svantaggio ulteriore dei residenti nelle ’aree interne’ è dato anche dall’essere distanti, in termini di tempo, da quelli effettivamente presenti. In ciascuna di queste comunità gli abitanti affrontano, quotidianamente, l’accesso ai servizi in modo problematico e molto differenziato".