
Una veduta di Pontremoli
Firenze, 2 agosto 2025 - Esami e visite a domicilio gratuiti per lavoratori e soci (e i loro familiari) di cooperative. E' possibile grazie al progetto “Prestazioni sanitarie territoriali come leva di welfare comunitario”, promosso da tre Federazioni all’interno di Confcooperative Toscana - Confcooperative Sanità, Confcooperative Federsolidarietà e Confcooperative Habitat - utilizzando il Piano delle prestazioni territoriali 2025 della Mutua Cooperazione Salutecome leva di welfare per i soci e gli addetti delle “cooperative di comunità” e gli abitanti delle aree interne in cui operano le cooperative stesse.
Il progetto prevede prestazioni sanitarie di prevenzione in forma gratuita ai lavoratori e ai soci delle cooperative aderenti, alle loro comunità di riferimento e ai loro nuclei familiari che saranno iscritti alla Mutua Cooperazione Salute. L’iniziativa coinvolge soprattutto le cooperative di comunità - ma non solo - e i loro rispettivi comuni di appartenenza, e si avvarrà dell’esperienza nel settore del Gruppo Paim, che metterà a disposizione due unità mobili attrezzate con diverse apparecchiature e strumentazione che permettono l'esecuzione di varie prestazioni mediche e diagnostiche. Le due unità mobili sono in grado di raggiungere i destinatari target delle prestazioni direttamente nei luoghi di residenza.
Il sistema di Confcooperative della Toscana - le tre Federazioni citate con le due Unioni Territoriali -, insieme alla propria Mutua nazionale Cooperazione Salute, promuove quindi un progetto di prevenzione e salute.
“L’obiettivo è quello di favorire una 'sanità di prossimità', territoriale, in un’ottica di integrazione con la sanità pubblica, con fornitura di servizi socio sanitari e sanitari di prevenzione nelle aree geograficamente 'svantaggiate' o interne, per promuovere un accesso equo e adeguato all'assistenza sanitaria per tutte le persone, indipendentemente dalla loro posizione geografica - spiegano Anna Batini coordinatrice di Confcooperative-Sanità Toscana, Giacomo Billi presidente di Confcooperative Federsolidarietà Toscana, e Alessandro Tatò presidente di Confcooperative Habitat Toscana.
“E questo è sicuramente uno degli elementi chiave per sostenere l'abitabilità di questi territori, sia per la popolazione che già vi risiede, sia per l'auspicato ritorno di cittadini in età lavorativa, di famiglie e di giovani coppie. Una delle caratteristiche del nostro Paese ed anche della Toscana è, infatti, la forte differenziazione interna. E, in un contesto generale caratterizzato da disinvestimento in ambito sanitario e sociale e deprivazione nei servizi, lo svantaggio ulteriore dei residenti nelle “aree interne” è dato anche dall’essere distanti – in termini di tempo – da quelli effettivamente presenti. In ciascuna di queste comunità gli abitanti affrontano, quotidianamente, l’accesso ai servizi in modo problematico e molto differenziato”.