
Il Comune di Panicale: "Abbiamo registrato con grande soddisfazione la condivisione del nostro percorso da parte della Regione".
Il Centro salute di Tavernelle chiede di diventare Casa di Comunità della Valnestore, avviato il percorso per la "promozione". I numeri ci sono, l’utenza di riferimento anche, l’aumento dei servizi e la volontà di realizzazione da parte delle istituzioni, ora, hanno anche una spinta di pubblico impegno. "Abbiamo registrato con grande soddisfazione la condivisione del percorso per promuovere il nostro Centro salute in Casa di Comunità". Così l’Amministrazione comunale di Panicale all’indomani della visita al Centro Salute di Tavernelle, da parte della presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, accompagnata dal consigliere Cristian Betti Regione Umbria, dalla direttrice Daniela Donetti e dai dirigenti della USL Umbria 1. A seguito della relazione del sindaco Giulio Cherubini, preceduta dalla relazione tecnica del Direttore del Distretto Trasimeno Emilia Abbritti è stato pubblicamente condiviso il percorso per promuovere il Centro salute in Casa di Comunità. "Per tutti noi, e soprattutto per gli operatori del nostro territorio – si legge in una nota del Comune - significherebbe la sicurezza del futuro della struttura e, soprattutto, maggiori servizi sanitari. A sostegno della nostra proposta, abbiamo anche illustrato il progetto di ampliamento della struttura con i nuovi ambulatori per ospitare i Medici di Medicina generale del nostro territorio. Questi sono elementi determinanti per la definizione della Casa di Comunità della Valnestore, che fanno seguito al percorso avviato da oltre due anni con il Distretto Sanitario Trasimeno e i Medici della Valnestore grazie al lavoro del sindaco e della vicesindaco Anna Buso. Oggi – fa sapere ancora l’Amministrazione comunale di Panicale - abbiamo inviato la documentazione richiesta da USL Umbria 1 per l’avvio del percorso per la nuova Casa di Comunità. Continueremo a lavorare, con la rinnovata fiducia trasmessaci dalla Regione, per ottenere questo fondamentale risultato". La Casa di Comunità sono definite per decreto come modello organizzativo per l’assistenza di prossimità per la popolazione di riferimento, in cui lavorano in modalità integrata e multidisciplinare tutti i professionisti in particolare per la presa in carico delle persone con problemi di cronicità e di fragilità.
Sa.Mi.