REDAZIONE PISTOIA

Contro le ’mega’ Asl. Via alla raccolta firme. Obiettivo referendum per rivedere l’assetto

Il comitato ne deve raccogliere trentacinquemila entro fine settembre "L’attuale sistema provoca solo disagi. E non è una questione politica".

Il comitato ne deve raccogliere trentacinquemila entro fine settembre "L’attuale sistema provoca solo disagi. E non è una questione politica".

Il comitato ne deve raccogliere trentacinquemila entro fine settembre "L’attuale sistema provoca solo disagi. E non è una questione politica".

È ancora una volta il tema legato alla sanità regionale a tenere banco nella nostra città e non solo. Sotto le logge del Palazzo Comunale, ad alzare la voce è stato il comitato provinciale referendario di Pistoia, rappresentato per l’occasione da Rosanna Crocini, Samuela Breschi e Ivano Bechini. Al cuore della vicenda c’è una raccolta firme in corso in Toscana, con l’obiettivo minimo da raggiungere che ammonta a trentacinquemila entro il 30 settembre prossimo, per promuovere un referendum consultivo volto a rivedere l’attuale assetto istituzionale e organizzativo del sistema sanitario e in particolare delle tre ‘mega’ Asl (Nord-Ovest, Centro e Sud-Est) presenti nella nostra regione del 2015.

Una questione che potrebbe assumere una valenza ancor più importante in ottica delle elezioni regionali e della linea operativa che intenderanno sposare i candidati. "Abbiamo deciso di appoggiare il referendum consultivo – ha spiegato Samuela Breschi di Obiettivo Periferia e Onda Etica - perché ci sono tanti problemi in un sistema che provoca disagi non solo a persone ma anche a medici e infermieri. Questa sanità aumenta i carichi di lavoro di coloro che operano nel settore e i chilometri da fare per una semplice visita ai cittadini. Il nostro è un appello anche ai medici di famiglia: li invitiamo a votare, perché la sanità non deve avere colore politico. Da che parte intende stare la Toscana? Questa è la domanda che dovremmo porci tutti in un momento storico così delicato".

La riduzione da dodici a tre Asl ha portato al taglio di 989 posti letto nelle strutture pubbliche, oltre ad una moltiplicazione delle liste d’attesa e ad una crescente sfiducia nella sanità pubblica: "Ad oggi abbiamo raggiunto i dieci anni di promesse non mantenute – ha proseguito Rosanna Crocini, coordinatrice del comitato referendario -: dai risparmi ad una maggiore vicinanza ai cittadini, niente di tutto questo è stato fatto con le tre ‘mega’ Asl. Come gruppo chiediamo ai cittadini di dire la propria attraverso una raccolta firme: fino ad oggi stiamo vedendo un buon riscontro, ma siamo certi di poter fare ancora di più: il nostro obiettivo è quello di raggiungere cinquantamila firme".

Tra le richieste del comitato ci sono una maggiore vicinanza delle Asl al territorio e alle persone, servizi disegnati sui bisogni locali, Case della Salute pienamente operative, Pronto Soccorso efficienti e una garanzia del diritto universale alla salute. Oltre alle firme dei cittadini, secondo Ivano Bechini, segretario provinciale di Rifondazione Comunista, è fondamentale che anche gli operatori del settore scendano in campo per una partita così delicata: "Vogliamo smuovere le coscienze di chi vive ed è chiamato a convivere quotidianamente con una moltitudine di problemi. Proprio per questo chiamiamo in causa direttamente l’ordine dei medici e di chi lavora all’interno delle strutture. Il settore sanitario deve tornare ad essere prioritario nella nostra Toscana".

Michele Flori