
La sfilata domenica per protestare e richiamare l’attenzione al tema dei "tagli calati dall’alto" .
Avevano annunciato un nuovo presidio di protesta sul tema caldo della sanità pubblica, in particolare sulla controversa chiusura del Punto di primo soccorso di Borgo a Mozzano, invitando i cittadini della Valle del Serchio alla partecipazione nella mattinata di domenica scorsa. Così è stato, e i volontari del Comitato Ambiente e Salute di Diecimo sono nuovamente tornati sulla via Provinciale per ribadire, cartelloni e striscioni con scritte molto esplicite, la volontà di non piegarsi alle decisioni prese in merito e piombate sulla popolazione "dall’alto". Scelte giudicate dai rappresentati del Comitato e da molti cittadini, che hanno firmato i vari appelli andati inascoltati, spiegano durante la protesta, totalmente fallimentari e completamente indifferenti alla realtà territoriale sulla quale si sono abbattute.
La sfilata di protesta, questa volta non un sit-in in un luogo simbolo come il Ponte del Diavolo di Borgo a Mozzano, si è mossa lungo la via Provinciale partendo dalla zona industriale della frazione di Diecimo e proseguendo fino alla centrale Enel, "sfidando" così anche il transito mattutino di chi stava percorrendo la strada, particolarmente trafficata, per raggiungere le zone montane della Valle. Quasi un monito l’attenzione generale, o meglio una protesta organizzata proprio per divulgare il messaggio del diritto alla salvaguardia della salute e della sanità pubblica al maggior numero di persone possibile. "Siamo qua perché da quasi due anni vogliamo sensibilizzare sullo stato della sanità territoriale, che in pratica è inesistente – spiegano i promotori dell’iniziativa –. Si continuano a prospettare soluzioni e nuove strutture, vedi le Case della Salute, ma in realtà si inizia il percorso togliendo servizi fondamentali che già esistevano e funzionavano, come la struttura di prima assistenza alla Misericordia di Borgo a Mozzano. Dopo di che, a danni fatti, ci lamentiamo della congestione dei Pronto Soccorso nei presidi del territorio. Controsensi e inefficienze eclatanti, che non riescono a vedere soltanto coloro che stanno con occhi chiusi e orecchie tappate. Continuare a perdere punti di riferimento sanitario è una sconfitta generale, le cui conseguenze però ricadono tutte sulle spalle dei cittadini".
Fio.Cor.