L’inceneritore si fermerà dal 1° settembre per l’effettuazione di interventi migliorativi dell’impianto a cura del gestore, la società Herambiente, che ha assunto la conduzione dell’impianto dal 1° gennaio 2025 in seguito ad una gara pubblica. Si fermeranno entrambe le linee attive dell’impianto: la linea 1 per due mesi e mezzo e la linea 3 per un mese e mezzo. Gli interventi, del costo di circa 3milioni e mezzo, erano previsti nel bando di gara che si è concluso con l’aggiudicazione della gestione a Herambiente e i più rilevanti riguardano la linea 1 dove sarà tra l’altro sostituito l’intero sistema dei filtri a manica che servono ad abbattere le emissioni inquinanti. "L’intervento sui filtri – spiega l’amministratore unico di Cis spa Edoardo Franceschi – era tra quelli previsti e porterà ad un miglioramento ulteriore dell’impianto dal punto di vista delle emissioni". Sulla linea 3 verranno effettuati interventi di manutenzione meno strutturali ma essenziali. L’inceneritore tratta in una delle sue linee il Combustibile Solido Secondario) che deriva da un precedente trattamento dei rifiuti e nell’altra delle sue linee i rifiuti urbani ’tal quali’ cioè come arrivano dalla raccolta.
Il periodo di effettuazione degli interventi, originariamente previsto per giugno, è stato fatto slittare a dopo l’estate per non creare pressione sugli altri impianti toscani nel periodo delle ferie estive. Herambiente si è aggiudicata la gestione dell’impianto di Montale per tre anni più un eventuale ulteriore anno e una proroga di altri sei mesi per un importo complessivo di 38 milioni di euro. La gestione di Herambiente succede a quella di Ladurner, la società che aveva effettuato la ristrutturazione che ha dato vita all’impianto con le caratteristiche attuali. La decisione di prorogare la vita dell’inceneritore per tre anni più uno, accantonando le precedenti decisioni sulla sua chiusura, è stata presa dall’assemblea dei soci del Cis spa, cioè i sindaci di Quarrata, Montale e Agliana, nel marzo del 2024. L’anno prima, nell’aprile del 2023 il Cis aveva emesso un avviso di manifestazione di interesse per la "dismissione e/o ammodernamento". A quell’avviso avevano risposto Iren, che proponeva un impianto di trattamento dei fanghi da depurazione, Ladurner e la stessa Herambiente insieme ad Alia, che proponevano una ristrutturazione sostanziale del termovalorizzatore con investimenti dai 20 ai 30 milioni di euro.
Giacomo Bini