LINDA MEONI
Cronaca

Tenda e sacco a pelo. Torna l’Arum Festival. Incontri nella natura

Dal 31 luglio al 3 agosto, all’Orsigna, ci saranno scrittori, artisti e musicisti. Si può scegliere di pernottare o seguire solo alcuni eventi selezionati. Buon cibo e niente rumore: le regole per immergersi in un altro tempo.

Gli incontri e le lezioni si svolgono all’aperto

Gli incontri e le lezioni si svolgono all’aperto

In cucina c’è Ruggero, grembiule legato in vita, a tagliare, mescolare e cuocere tutto ciò che la terra offre qui vicino e in questo preciso momento. Stagionalità: un concetto per alcuni difficile, quando ogni giorno dell’anno qualsiasi cosa chiedi al ‘super’ la trovi. Il consiglio è mangiare quel che Ruggero propone, non solo perché buono ma perché così si riducono gli sprechi, si sostengono i produttori locali, si torna alla condivisione. L’acqua da queste parti si usa solo responsabilmente, quella per l’igiene personale nelle docce e quella per alimentarsi, con le borracce riempite di ottima acqua di sorgente. Il telefono si tiene in tasca. Per un motivo semplicissimo: "quassù" il segnale non c’è. Zero tacche, assente. "Ma sai che c’è? È una delle cose più belle". Sta in queste poche righe il senso di "Orsigna Arum Festival", la rassegna (sesta edizione, dal 31 luglio al 3 agosto) che tenta di riportare a Pian dell’Osteria un’idea quasi persa di comunità che sta consapevolmente nel mondo. Comunità appunto, quella dove ognuno ha un nome, quella cui è dedicata il festival che la intende come "forma più antica di futuro". Le giornate all’Arum sono scandite secondo un ritmo preciso, con mattine e pomeriggi dedicati alla natura e alle attività di meditazione e pratica, e poi incontri, spettacoli e musica dal tardo pomeriggio alla notte, quella che nei boschi quassù ha un sapore innegabilmente speciale.

Qualche flash dal programma, con Gli Omini ad aprire il festival con "Omineide" (31 luglio, ore 18.30), bignamino di umanità varia incontrata in vent’anni di vagare per paesi e teatri, tra l’ironico e il divertito - "anche se", dicono, "di che divertirsi in giro c’è ben poco" -, a precedere lo scrittore Erri De Luca (ore 21), tra gli ospiti di punta di questo Arum 2025. E poi ancora Ginevra Di Marco con Francesco Magnelli, Don Alessandro Santoro della Comunità delle Piagge e l’attrice Gaia Nanni, con testimonianze dal mondo dell’agricoltura artigiana e dell’attivismo ambientale e dell’ecologia e musica, quella della Fabrizio Berti Jug Band, Jamila & Andrej, Tommaso Talarico & Band, Loba Loba Lovers e Jailbirds Blues Band. "Siamo riusciti a mettere insieme un programma ampio e di qualità, questo perché siamo cresciuti, siamo noi stessi comunità – ha detto Tommaso Corrieri, della società agricola Arum, colui che ha ideato il festival -. Fare le cose ad Orsigna non è semplice, riuscirci con risultato è possibile grazie a chi spinge insieme a noi. Non cerchiamo i grandi numeri, non sarebbe coerente con lo spirito del festival. E’ per questo motivo che abbiamo stabilito un numero chiuso nella partecipazione: la montagna è per tutti, ma non è un parco giochi".

Istruzioni d’uso: all’Arum si va per restare tutti e quattro i giorni (portando tenda e sacco a pelo) o per soste più brevi, con, da quest’anno, la possibilità di partecipare anche ai singoli eventi della sera. Per arrivare occorre parcheggiare al campo sportivo di Orsigna, raggiungere camminando la fermata e da qui prendere la navetta che passa ogni trenta minuti dal mattino sino alla tarda serata, oppure proseguire per intero a piedi. Orari e costi delle diverse attività sono consultabili su orsignaarumfestival.org. Sostengono Arum Regione Toscana, Provincia di Pistoia, Comuni di Pistoia e San Marcello Piteglio, Ecomuseo Montagna Pistoiese, Cesvot, Arci, Associazione 3 Mulini, Teatro Insonne, Coop Alice, L’Incontrario, Astrofili Quarrata, Coop Arca, Apicoltura Compa, WoOass, Publiacqua, Banca Alta Toscana, UniCoop Firenze.

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