
Servizio Taxi (Foto di repertorio)
Pistoia, 20 agosto 2025 – Dopo 14 anni di immobilismo tariffario, il Comune di Pistoia ha deciso di recuperare tutto in un colpo solo. Con la delibera approvata il 12 agosto 2025, i costi del servizio taxi subiscono un’impennata che pochi utenti faticheranno a non notare. Finora lo scatto iniziale, così come riportato nei canali ufficiali del turismo pistoiese, era di 3,00 euro, 1,25 euro al chilometro, 19 euro per un’ora di sosta, con 0,50 euro per ogni bagaglio e un +30% di maggiorazione per notturni, festivi e corse fuori Pistoia.
Da oggi lo scatto feriale sale a 3,90 euro, quello festivo o notturno balza a 5,00. In città, ogni chilometro costerà 1,62 euro (oltre il 29% in più), e se si resta sotto i 20 km/h scatterà la tariffa oraria: 24,50 euro anziché 19. Per l’extraurbano il prezzo è unico: 2,10 euro a km, festivi e notturni inclusi. I supplementi? Anche quelli si adeguano: 2,19 euro per la chiamata radio taxi (prima gratuita) e 0,64 euro per il bagaglio, senza eccezioni per il volume ridotto.
Il Comune parla di adeguamento necessario “per garantire equilibrio tra sostenibilità del servizio e accessibilità per l’utenza”, ma la sensazione, per chi viaggia, è che il peso ricada soprattutto su quest’ultima. La corsa tipo (5 km e 5 minuti di sosta) passa da 11,75 a 14,03 euro: un rincaro di quasi il 20%, senza contare i tragitti più lunghi.
La novità delle tariffe predeterminate per tratte strategiche – come 85 euro per Firenze Santa Maria Novella o Careggi, 70 euro per l’aeroporto di Peretola, 150 euro per Pisa – offre sì certezza sul prezzo, ma anche l’amara consapevolezza che spostarsi fuori città costerà caro, carissimo.
E i confronti con altre città della Toscana non sono sempre lusinghieri: in diversi casi, a parità di distanza, Pistoia risulta più cara. L’amministrazione sottolinea che la revisione arriva dopo il parere dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti e il confronto con le associazioni di categoria. Ma, alla prova dei fatti, per il cittadino medio l’unica cosa certa è che dal 2025 prendere un taxi a Pistoia sarà un lusso ancora meno alla portata.
A pochi chilometri di distanza, a Prato, il panorama appare decisamente più contenuto. Secondo i dati pubblicati dal portale PubbliTaxi, la tariffa di partenza varia tra 3 e 3,20 euro, con uno “scatto bandiera” di 1,50 o 1,80 euro e un costo al chilometro che oscilla tra 0,80 e 1 euro. I supplementi sono fissi e prevedibili: +2 euro per il notturno e +3/5 euro per i festivi, senza maggiorazioni percentuali che possono far lievitare rapidamente il conto. Il confronto tra le due città è impietoso.
Sul breve tragitto urbano, Pistoia chiede circa il 29% in più al chilometro rispetto alla tariffa “bassa” di Prato, mentre per corse extraurbane la forbice può superare il 40%. La tariffa oraria per la sosta, fissata a 24,50 euro a Pistoia, incide in maniera significativa soprattutto nelle corse cittadine durante le ore di traffico intenso, dove spesso il taxi può diventare la scelta più rapida ma anche più costosa.
Nella città laniera la politica tariffaria appare più contenuta e prevedibile, con costi al chilometro più bassi e supplementi fissi che tutelano il cittadino. Il risultato pratico? Un cittadino che percorra cinque chilometri in orario feriale spenderà a Pistoia circa 14 euro, mentre a Prato – anche nella versione meno conveniente – la stessa corsa si aggira sotto i 12 euro.
M.M.