ANDREA NANNINI
Cronaca

Stop ai camion. Emergenza trasporti: "Un danno enorme"

Conducenti in difficoltà dopo le limitazioni su SS12 e SP632

Rossano Pagliai, portavoce degli autotrasportatori della Montagna Pistoiese

Rossano Pagliai, portavoce degli autotrasportatori della Montagna Pistoiese

La chiusura della Statale 12 tra Popiglio e Tana Termini e della Provinciale 632 a Pracchia ha scatenato un’emergenza per gli autotrasportatori della montagna pistoiese. "Le strade chiuse in Toscana sono diventate un problema serio – spiega Rossano Pagliai, portavoce degli autotrasportatori della zona –.- Noi dalla montagna possiamo solo scendere a Pistoia, ma la situazione non è migliore nemmeno in Emilia dopo la chiusura del ponte di Serramazzoni. Anche la Mammianese è parzialmente interdetta, così come la strada di Pian di Novello, per non parlare della Statale 64 con i suoi tre semafori". La goccia che ha fatto traboccare il vaso è arrivata la notte del primo settembre, quando l’Anas ha deciso di chiudere in via d’emergenza la 12 ai mezzi pesanti per tutto settembre, o comunque fino al termine dei lavori.

"Secondo l’Anas la chiusura è necessaria perché le piogge degli ultimi giorni hanno riattivato la frana, costringendo a interdire il traffico ai mezzi pesanti –spiega Pagliai –. Ma è da otto anni che c’è il semaforo in quel tratto. Mi sembra una giustificazione un po’ riduttiva, visto che la situazione è nota da tempo. E comunque ci sono altri 6 o 7 semafori a valle." Il problema non riguarda solo l’autotrasporto, ma ha ripercussioni su tutto il territorio: dal turismo ai cittadini, dai lavoratori ai pendolari. Particolarmente colpito è il trasporto del legname. "Ci sono i camion delle cartiere che collegano il Nord con la Toscana, e soprattutto i trasporti del legname, sia in conto proprio che conto terzi – osserva ancora Pagliai –. Con i tagli importanti che si sono verificati quest’anno sull’Abetone, la forestale ha riaperto lotti di taglio molto estesi e tutti gli autotrasportatori devono scendere verso Bientina. La strada più utilizzata era proprio la Statale 12". Anche gli operatori del settore alimentare e molti altri comparti produttivi si trovano in difficoltà. "Con le nove ore di guida consentite dal Codice – conclude Pagliai – la nostra capacità di effettuare consegne è praticamente dimezzata. Un danno enorme".

Andrea Nannini