DANIELA GORI
Cronaca

Più sicurezza e prevenzione in esercizi pubblici e locali

Importante incontro in Prefettura con i rappresentanti delle associazioni di categoria. Valutata la promozione di nuove forme di cooperazione fra i gestori e le forze di polizia. .

Fari sui locali della ’movida’ (archivio)

Fari sui locali della ’movida’ (archivio)

L’innalzamento delle condizioni di sicurezza all’interno e nei pressi di esercizi commerciali e locali pubblici, allo scopo di prevenire eventuali illegalità e garantire una maggiore tutela dell’utenza: è l’obiettivo di un incontro andato in scena in Prefettura per esaminare le specificità del territorio pistoiese in relazione alla più recente evoluzione delle strategie avviate nel settore a livello nazionale.

All’incontro, presieduto dal Prefetto Angelo Gallo Carrabba, hanno preso parte, fra gli altri, il Questore Marco Dalpiaz ed i rappresentanti di Confcommercio e Silb, Confesercenti, Cna, Confartigianato e AssoIntrattenimento. Alla luce anche delle direttive emanate dal Ministero dell’Interno in materia di tutela della sicurezza nelle attività di intrattenimento e locali pubblici, è stato avviato il percorso per giungere alla sottoscrizione di un accordo provinciale fra la Prefettura e le organizzazioni maggiormente rappresentative degli esercenti per disciplinare e valorizzare la cooperazione con i gestori dei locali.

Il contenuto dell’accordo – ispirato alle linee guida per la prevenzione degli atti illegali e di situazioni di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica all’interno e nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici, pubblicate nel gennaio scorso – sarà modellato e adattato alle specificità del contesto territoriale, tenendo conto delle esigenze espresse dalla cittadinanza e delle prospettive di sostenibilità di cui si fanno portatrici le associazioni di categoria. Nell’occasione, è stato anche tracciato un quadro dei presupposti e dei limiti a cui va incontro il potere del Questore – cui viene talvolta chiesto di fare ricorso – di sospendere l’attività, ai sensi dell’articolo 100 del Tulps, nei confronti di locali dove siano avvenuti gravi disordini, o che siano abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose.

È stato ricordato, a tal proposito, come l’adozione da parte dei gestori di comportamenti virtuosi può costituire un elemento importante da valutare a favore del locale nei casi in cui vi si verifichino criticità o situazioni tali da poter essere invocabile il provvedimento questorile. L’incontro si è concluso con l’intesa, da parte dei rappresentanti di categoria, di promuovere una consultazione degli associati in modo da poter pervenire, a settembre, alla stipula di un accordo il più possibile partecipato e condiviso.