CRISTINA CRISCI
Cronaca

Aggressioni in centro, sale la tensione. Maxi-controlli: decine di identificati

Allarme sicurezza a Città di Castello. Il centrodestra: "Pattuglie notturne e un piano con tolleranza zero" .

I controlli della polizia in entrata e in uscita da Città di Castello

I controlli della polizia in entrata e in uscita da Città di Castello

La questione legata alla pubblica sicurezza è divenuta prioritaria a Città di Castello in queste ore. A riaccenderla l’episodio avvenuto sabato notte in centro storico, quando una ragazza è stata picchiata e alcune persone intervenute a sua difesa, a loro volta, sono finite vittima di un’aggressione.

Anche alla luce di questo fatto, oggetto di specifici accertamenti da parte delle forze dell’ordine, si è aperta la tematica a livello politico con alcuni schieramenti che chiedono misure ad hoc per innalzare il livello di percezione della sicurezza nei cittadini.

Intanto ieri mattina gli agenti di polizia del commissariato di Città di Castello hanno svolto un servizio straordinario di controllo del territorio, su disposizione del Questore della Provincia, insieme agli uomini del Reparto Prevenzione Crimine di Perugia. Il dispositivo ha consentito di monitorare e identificare decine di persone in entrata e in uscita nei luoghi nevralgici del comune tifernate ed era "mirato alla prevenzione e al contrasto dei reati che destano maggiore allarme sociale e incidono sulla situazione dell’ordine pubblico".

A livello politico sempre ieri mattina i consiglieri comunali di opposizione Elda Rossi e Riccardo Leveque (FdI), Tommaso Campagni (Forza Italia) e Valerio Mancini (Lega) hanno sottoscritto e presentato un ordine del giorno nel quale si chiedono alcune misure ad hoc. "Il potenziamento delle forze di polizia locale nelle ore serali e notturne; l’attuazione di un piano straordinario per la sicurezza urbana con più videosorveglianza, illuminazione, controlli coordinati e iniziative di prevenzione rivolte ai giovani", si legge nel documento. Secondo i consiglieri di opposizione "servono controlli capillari, tolleranza zero verso chi semina violenza e disordine. Il silenzio istituzionale degli ultimi mesi è ingiustificabile; la città ha bisogno di segnali forti, concreti e immediati". I promotori della mozione annunciano infine che seguiranno con la massima attenzione la questione, chiedendo al sindaco "di riferire in aula entro 30 giorni sulle azioni avviate in materia di sicurezza delle quali la città necessita sin da subito, con particolare attenzione al centro storico, ormai teatro ricorrente di violenze, risse, atti vandalici e spaccio".