
Monica Preti è dal 2021 direttrice generale di Pistoia Musei, divenuta Fondazione lo scorso anno
C’è anche Monica Preti, dal 2021 direttrice generale di Pistoia Musei poi divenuta Fondazione lo scorso anno, nella "Power 100" de Il Giornale dell’arte, punto di riferimento dell’informazione culturale del sistema dell’arte italiano e internazionale da più di quarant’anni. Una selezione, non una classifica, che ogni anno divulga i nomi di chi, a vario titolo – artisti, collezionisti o curatori – ha lasciato il segno nel sistema dell’arte contemporanea di oggi dimostrandosi "influenti" nel panorama italiano.
"Un ritratto ragionato di chi durante l’anno ha inciso concretamente su ciò che si osserva, discute, cura o produce nel campo dell’arte. Dietro questa selezione – spiegano dalla redazione – c’è un gruppo di decine e decine di esperti che Il Giornale dell’Arte ha riunito e consultato per dar forma a un quadro il più possibile ampio. Ogni nome è stato valutato sulla base di elementi verificabili. La selezione parte da ciò che è avvenuto nell’ultimo anno, ma non si limita all’attualità. Conta l’impatto duraturo, la capacità di attivare trasformazioni, di spostare prospettive, di lasciare tracce che resistono oltre ruoli, incarichi e stagioni".
Quel che dal punto d’osservazione pistoiese si può dire è che Preti in soli quattro anni ha saputo senza dubbio costruire identità e riconoscibilità, tracciando una strada, lavorando su autorevolezza e rilevanza del sistema museale da lei guidato. Con una conseguente ricaduta positiva sulla città tutta.
"Questa notizia è per me tanto inaspettata quanto gratificante, poiché è prova della bontà di un percorso – commenta Monica Preti –. Ho sempre ritenuto essenziale la dimensione del contemporaneo pur in un contesto con la sua identità storica. L’idea, fin dalla prima ora, è stata quella di rivitalizzare una vocazione che in questo territorio c’è sempre stata. Buren adesso e la Pop Art prima, intesa come radice del contemporaneo, credo siano stati determinanti nel farci notare nell’ultimo periodo".
La direttrice non è nuova alle classifiche, essendo già stata inserita a suo tempo tra le italiane emergenti ‘di talento’ sulla scena parigina. È lì infatti, a Parigi, che Monica Preti ha costruito una buona parte del suo curriculum professionale, prima da ricercatrice poi come insegnante (all’Inp e alla Ecole du Louvre), infine come responsabile della programmazione all’Auditorium del Musée du Louvre. Ora, per lei, il bollino di "influente", il che si traduce in gratitudine sì ma anche responsabilità.
"Non posso che tentare di fare ancora meglio e lavorare per quanto possibile da apripista – prosegue –. Il momento che viviamo è quello di costruzione di un ecosistema vivace e interessante. Tutte le iniziative portate avanti sinora hanno consentito di creare reti, di non essere soli". L’occasione permette un accenno sulle prossime attività di Pistoia Musei, la prima già dal 26 settembre con il progetto "In visita" che porterà a Pistoia un’opera di Giacomo Balla in dialogo con la Collezione di Palazzo de’ Rossi.
"La prossima grande mostra? Non posso svelare nulla – conclude la direttrice –, posso solo dire che si tratterà di una grandissima figura di artista poliedrico internazionale nel campo del design. Una prima volta a Pistoia, dopo aver gravitato in passato nelle vicinanze della città".
linda meoni