REDAZIONE PISTOIA

Migranti a Vicofaro, ipotesi spostamento Incontro acceso a Spazzavento Residenti sul piede di guerra

Dalla Diocesi l’idea di spostare parte degli ospiti pistoiesi nei locali dell’ex asilo del paese. Ma dal confronto tra la comunità e il vicario D’Angelo sarebbe emersa una forte contrarietà

Un momento dell’incontro tra il Vicario della Curia e la comunità di Spazzavento

Un momento dell’incontro tra il Vicario della Curia e la comunità di Spazzavento

Pistoia, 11 maggio 2025 – Una serata a dir poco movimentata, quella di venerdì scorso, a Spazzavento, nella chiesa dei Santi Maria Maddalena e Lazzaro, dove si è parlato del progetto di utilizzare l’edificio che un tempo era occupato dall’asilo per accogliere una parte di migranti attualmente ospiti nella comunità di Vicofaro.

Alla base dell’ipotesi di parziale ricollocamento ci sarebbe il recente intervento ministeriale, che avrebbe spinto il vescovo Monsignor Tardelli a intervenire per diminuire il numero di persone ospitate a Vicofaro. Su questo aspetto però la curia, da noi contattata, non ha per il momento rilasciato dichiarazioni, in un senso o nell’altro.

La ricerca di luoghi alternativi per ospitare i migranti si è concentrata sul paese di Spazzavento, dove però è subito partita la protesta dei residenti che si sono subito detti contrari a questa soluzione.

La serata nella chiesa di Spazzavento avrebbe dovuto essere un incontro con don Cristiano D’Angelo, vicario generale della Diocesi di Pistoia, e i parrocchiani, per un primo approccio che avrebbe permesso intanto di “saggiare il terreno”. Terreno che, per l’appunto, non sembra potersi definire fertile.

L’obiettivo era l’ascolto delle ragioni da ambo le parti, per instaurare un dialogo su una situazione riconosciuta dalla stessa curia pistoiese come molto complessa. Non si sarebbe trattato di informare su una decisione già presa e obbligata, ma di uno scambio reciproco di riflessioni, almeno nelle intenzioni della Diocesi.

Invece la riunione ha avuto risvolti accesi, innanzitutto perché, come raccontano alcuni residenti di Spazzavento, i parrocchiani (guidati da don Deo Gratias Kayumba) si aspettavano la presenza diretta del Vescovo e non del suo vicario.

Una scelta ritenuta “di comodo”, benché don Cristiano sia delegato proprio per la situazione di Vicofaro. In chiesa si sarebbe presentata tutta Spazzavento per una protesta compatta e per ribadire un secco “no” all’arrivo dei migranti.

Non è la prima volta che di fronte alla scelta di trovare una sede alternativa ai migranti le persone residenti nella frazione che li dovrebbe accogliere manifestano la loro contrarietà, come per esempio era già successo a Lucciano.

Ma dubbi e perplessità sono arrivati dallo stesso don Biancalani, che ha posto l’accento sul fatto che molti dei giovani ospiti di Vicofaro, lavorando nel mondo del vivaismo o del pronto moda, a Pistoia ma anche a Prato, se trasferiti non avrebbero modo di raggiungere il proprio posto di lavoro.

Tra i problemi che hanno evidenziato persone vicine a don Biancalani, ci sarebbe poi quello della mancanza di una figura di riferimento, come è appunto il parroco di Vicofaro, con ormai l’esperienza e in grado di seguire i migranti, persone fragili, provenienti da situazioni drammatiche, che non conoscono la lingua italiana e che necessitano di essere guidati e consigliati in molti frangenti.

Daniela Gori