
Il sindaco Luca Benesperi e l’assessore al Bilancio, Ambra Torresi, illustrano le cifre nel dettaglio. L’approvazione del documento consente di applicare l’avanzo
Due milioni e mezzo disponibili per opere e servizi. E’ quanto emerge dal rendiconto della gestione per l’esercizio 2024 del Comune di Agliana, approvato dal consiglio comunale il 10 luglio: favorevole la coalizione di maggioranza, contro tutta l’opposizione. L’approvazione di questo documento consentirà all’ente di applicare l’avanzo e procedere a una variazione per rendere subito operativi ulteriori investimenti, manutenzioni ed erogazioni di servizi. Si tratta di uno degli atti fondamentali che evidenzia i risultati dal punto di vista della gestione amministrativa ed economico finanziaria, in relazione all’andamento dell’anno.
Vediamo le cifre. Il fondo rischi sentenze esecutive diminuisce, per calo del rischio, di 160.000 euro. La parte accantonata è pari a 10.500.000 euro, di cui 1.130.000 euro la parte vincolata e 170.000 euro quella destinata agli investimenti. L’esercizio 2024 si è chiuso con un avanzo disponibile pari a 2.500.000 euro, spendibile dall’amministrazione per attuare il programma di mandato. Il fondo passività potenziali è aumentato da 68.000 a 800.000 euro.
"Incremento – spiega l’assessore al bilancio Ambra Torresi – dovuto a un nuovo accantonamento per crediti derivanti da Regione Toscana o altri enti pubblici finanziatori, per contributi su lavori pubblici di annualità precedenti i cui lavori risultano avanzati o conclusi, ma di cui, fino ad oggi, non risulta l’incasso. E’ stato prudenzialmente calcolato un possibile fondo rischi a garanzia dell’avanzo disponibile, oltre al fondo crediti dubbia esigibilità". L’assessore Torresi e il sindaco Luca Benesperi affermano: "Siamo estremamente soddisfatti del lavoro fatto. Gestione oculata, più investimenti e servizi al cittadino e lotta all’evasione sono i pilastri su cui si basa il bilancio dell’ente".
Aggiunge il sindaco: "Rimandiamo al mittente l’accusa di lassismo di questa giunta sul tema dell’evasione e lo dimostrano i numeri. Dal 2019 a oggi, grazie a un lavoro capillare mai svolto prima e che se messo in atto avrebbe evitato la prescrizione di una mole ingente di crediti, l’ammontare del recupero evasione dell’Imu, soprattutto sui terreni edificabili, è stato di quasi 2.000.000 di euro. Quest’anno al 30 giugno siamo già a un gettito recuperato di 250.000 euro. A questi – precisa Benesperi – si aggiungono i ruoli affidati all’Agenzia delle entrate riscossioni. Riguardo alle opere pubbliche – conclude –, il Pnrr è stato sicuramente una leva importante, ma ricordiamo che l’amministrazione, in autonomia, ha costruito una scuola e comprato i locali per la nuova biblioteca che è in corso di realizzazione".
Piera Salvi