
La trentaquattrenne Bonciolini è morta lo scorso 5 settembre per le conseguenze di un brutto malore. Lascia il marito e due figli piccoli. Una folla di persone ha voluto prendere parte alla cerimonia funebre.
Tutto il piccolo centro abitato di Baggio e dintorni si è stretto ieri mattina intorno alla famiglia e agli amici di Lucrezia Bonciolini, la trentaquattrenne di Villa di Baggio morta il 5 settembre scorso a seguito di un brutto malore accusato nelle settimane precedenti. Tantissime le persone che si sono raccolte nello spazio davanti alla chiesetta delle Cappelle della Croce Verde a Sant’Agostino, troppo piccolo l’interno per contenere tutti coloro che hanno voluto essere presenti per portare un ultimo saluto a Lucrezia.
"Quando ci si trova di fronte a momenti come questo non si trovano le parole, si prova rabbia e ci si chiede perché – ha detto don Innocent, che ha celebrato la santa messa del rito funebre – ma per avere le risposte bisogna rivolgersi a Dio". Quelle risposte che Diego, il marito di Lucrezia, sta cercando e che dovrà provare a dare ai loro due bambini ancora piccoli, che ieri mattina disorientati si stringevano al babbo, forse ancora non del tutto consapevoli di quello che è accaduto all’improvviso alla loro famiglia.
Lucrezia si è spenta nella mattina di venerdì 5 settembre nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Pistoia, dove era stata ricoverata dalla sera dell’11 di agosto, in seguito a un malore che l’aveva colpita in casa. Si era accasciata improvvisamente a terra, priva di sensi, e fin da subito non era sembrato un banale svenimento dovuto al caldo, o a un calo di pressione: malgrado i primi tentativi di rianimarla e poi la corsa in ambulanza per le stradine tortuose che da Baggio scendono verso Pistoia per portarla al San Jacopo, la donna non si è più ripresa, fino al triste epilogo in meno di un mese.
Nel paesino, dove la Pro Loco anima le tradizionali feste d’estate, era stata sospesa la cena di Ferragosto proprio per rispetto per il dolore della famiglia di Lucrezia. Anche i suoi parenti, come accade nelle piccole comunità, fanno parte del gruppo che si occupa di organizzare gli eventi nella frazione e un malore così grave, come era subito apparso quello che aveva colpito la giovane, aveva tolto a tutti la voglia di festeggiare.
Una tragedia che ha portato via il futuro a una donna che davanti aveva ancora tutta la vita da vivere. Lucrezia, che aveva lavorato per un periodo come parrucchiera, aveva poi deciso di stare a casa per occuparsi della crescita dei due figli. Originaria di Pistoia, si era integrata nella comunità di Villa di Baggio dove ha sempre vissuto il marito. Quella comunità che ora cercherà di stare vicina alla famigliola.
Ieri alla cerimonia funebre erano presenti anche tanti bambini, amichetti e compagni e compagne di classe della scuola primaria frequentata dal figlio più grandicello di Lucrezia. Alla fine della messa in chiesa sono state lette parole di affetto da una coppia di amici più intimi. Anche Diego e la mamma di Lucrezia si sono avvicinati all’altare per parlare, ma il dolore li ha sopraffatti senza che riuscissero a pronunciare il loro discorso. Quello che Diego avrebbe voluto dirle, l’amore, il dolore e anche la rabbia, lo ha fatto dire alle canzoni diffuse ad alto volume nell’aria, mentre la sua Lucrezia veniva portata via, tra gli applausi e le lacrime.
Daniela Gori