
Mancavano pochi giorni al suo 68esimo compleanno, il 16 settembre, ma non ce l’ha fatta a festeggiarlo. Giacomo Guarducci...
Mancavano pochi giorni al suo 68esimo compleanno, il 16 settembre, ma non ce l’ha fatta a festeggiarlo. Giacomo Guarducci si è spento venerdì all’ospedale San Jacopo di Pistoia, destando vasto cordoglio tra Agliana (dove viveva) e Prato dove lavorava. Elettrotecnico, stimato imprenditore da oltre quarant’anni, era fondatore e socio di due aziende pratesi specializzate in automazione e impiantistica, Gb Automazione e Rlc Sistemi. Famiglia e lavoro erano la sua vita, insieme al senso dell’amicizia e alla disponibilità. Guarducci era un grande appassionato del suo lavoro, al quale dedicava tutto il suo tempo e amava tantissimo la sua famiglia. Lascia nel profondo dolore la moglie Aurora, i figli Claudio (ingegnere che svolge la professione in America) e Sandro (lavora all’Hotel Hermitage di Poggio a Caiano, dopo esperienze come assistente di volo in Nuova Zelanda). "Mi ha trasferito la sua passione – ricorda il figlio Claudio -. Nel lavoro era meticoloso e preparato. Un po’ severo ma buonissimo". Aggiunge Sandro: "Era dedito al lavoro, instancabile. Non si lasciava andare a complimenti. Ma dimostrava sempre il suo amore per la famiglia attraverso il proprio impegno, assicurandosi che non ci mancasse mai nulla. Ricorderò sempre la sua voglia di fare, di non arrendersi, specie di fronte alla malattia". Giacomo Guarducci da circa venti di anni aveva problemi di salute che ha affrontato con grande forza e ottimismo. "Era un combattente – dice commossa la moglie Aurora – e aveva sempre il sorriso sulle labbra". Giacomo ha dato molto al suo paese, San Michele: dalle sfilate del Carnevale agli spettacoli teatrali. L’ultimo saluto, domani, lunedì 15, alle 9.30 nella chiesa di San Michele, partendo dalle cappelle del commiato della Misericordia.
Piera Salvi