
27.064 le aziende attive presenti a Pistoia e provincia al 30 giugno, -0,1% rispetto al 2024 Mazzi (Camera di commercio): "Un’economia sana non può reggersi su un pilastro solo".
Cerca di tenere botta il mondo dell’imprenditoria locale in un contesto sempre più difficile e con numeri legati ad una recessione sia su scala toscana che nazionale. Sono infatti 27.064 le aziende attive presenti a Pistoia e provincia al 30 giugno scorso con una tenuta sostanziale (-0,1%) rispetto al dato fatto registrare dodici mesi prima: un quadro non roseo ma nemmeno troppo negativo considerando quelle che sono le problematiche attuali a livello produttivo. Resta tuttavia il problema fondamentale, quello di rimanere sempre l’anello debole all’interno dell’area metropolitana, locomotiva della Toscana.
A tracciare questo primo bilancio è l’analisi condotta dall’ufficio Studi e Statistica della Camera di commercio di Pistoia e Prato: il bilancio complessivo nel primo semestre del 2025, infatti, parla di un +0,4% complessivo delle due province ma le velocità sono diametralmente opposte ed il tutto deriva dalla media del +0,7% di Prato e del leggero calo di Pistoia, comunque migliore rispetto alle diminuzioni su scala regionale (-0,4%) e nazionale (-0,6%). Una crescita costante è quella delle società di capitali (+3,3%) che si scontra con un deciso passo indietro (-2,9%) per quelle di persone, mentre restano stabili le ditte individuali andando a focalizzare il futuro sull’idea di modelli organizzativi più complessi e capitalizzati.
"Il dato complessivamente positivo è un segnale incoraggiante, ma la nostra responsabilità è guardare oltre la superficie con lucidità – afferma la presidente di Cciaa Pistoia-Prato, Dalila Mazzi – la criticità riguarda la crescente divergenza tra la forte dinamica dei servizi e la profonda sofferenza del nostro comparto manifatturiero. Un’economia sana non può reggersi su un pilastro solo. I servizi sono fondamentali, ma è l’industria che crea filiere complesse e custodisce quel ’saper fare’ che è patrimonio del nostro territorio. La nostra priorità, oggi, è proprio questa: sostenere la trasformazione in atto".
A Pistoia e provincia, sostengono il tessuto produttivo le costruzioni (+1,4%) e il comparto dei servizi, sia alle imprese (+2%) che alla persona (+3,3%), dove spicca la crescita delle attività di assistenza sociale e servizi sanitari privati (+6,4%). Continuano invece le difficoltà per il manifatturiero (-2,9%), con flessioni diffuse praticamente in tutti i principali settori di specializzazione. In particolare si contrae sensibilmente il numero delle imprese attive nella moda (-3,8%), nel settore del legno e del mobile (-3,6%), in quello della carta e stampa (-5,5%), nella trasformazione alimentare (-3,7%) e nella meccanica (-2,8%). In calo anche l’agricoltura (-1,8%) e il commercio (-1%), senza significative differenze tra gli esercizi all’ingrosso e gli esercizi al dettaglio. Interessante la dinamica del turismo (-2%), dove al calo di bar e ristoranti (-3,7%) si contrappone una significativa crescita delle strutture ricettive (+4,8%). Nella provincia il saldo tra imprese iscritte e cessate è positivo (+95). Nel dato complessivo, oltre alle 27.046 imprese attive ce ne sono anche 2.348 inattive/sospese, 1.015 imprese in scioglimento o liquidazione e 516 sottoposte a procedura concorsuale.
Saverio Melegari