
I numeri nel breve periodo non segnalano particolari variazioni, nel lungo sono invece un campanello d’allarme in particolare nel settore...
I numeri nel breve periodo non segnalano particolari variazioni, nel lungo sono invece un campanello d’allarme in particolare nel settore dell’artigianato. I dati relativi alle imprese per il secondo trimestre 2025, diffusi dalla Camera di commercio di Arezzo e Siena, segnalano un saldo positivo tra iscrizioni e cessazioni di 90 aziende, con 293 nuove imprese (dal 2014 il dato più basso, eccetto il 2020 che però non fa troppo testo perché è l’anno del Covid), e 203 cessazioni (come sopra, il dato più basso dal 2014 eccetto il 2020). Il dato complessivo porta le imprese e quota 27.173, con 113.217 addetti (in calo dello 0,7 per cento rispetto allo scorso anno).
Ma il dato che più salta agli occhi è quello relativo alle imprese artigiane, a quota 6.102: la diminuzione rispetto all’anno scorso è di 12 unità, ma dal 2015 sono sparite 910 imprese, pari al 13 per cento. "Segnali di indebolimento del tessuto artigianale senese", osserva Massimo Guasconi (nella foto), presidente della Camera di commercio. Da segnalare la leggera contrazione anche di imprese giovanili e femminili, mentre aumentano del 6,3 per cento quelle straniere, che rappresentano ora il 10,8 per cento del totale provinciale. "Al di là delle variazioni numeriche – osserva Guasconi – per il nostro sistema economico si conferma il sistema evolutivo in atto, orientato a modelli più strutturati e solidi".
Dal Bollettino Excelsior emergono intanto le previsioni sulle possibili assunzioni: "Sono 1.780 i lavoratori ricercati dalle imprese senesi per agosto e nel trimestre agosto-ottobre sono previste 6.830 entrate – spiega Marco Randellini, segretario generale della Camera di commercio –. Le entrate si concentreranno per il 72 per cento nelle imprese con meno di cinquanta dipendenti".