
L’interno di un cartiera, comparto principale della Lucchesia
Dopo un 2024 contrastato, il 2025 si apre all’insegna della cautela: ecco in sintesi la fotografia del Rapporto Economia 2025 a cura di la Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest e l’Isr (Istituto Studi e Ricerche). Il documento offre uno spaccato dell’andamento economico e delle prospettive future delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa in un contesto ancora instabile, segnato da turbolenze, tensioni e nuove pressioni sui mercati.
Tra i contenuti di maggiore rilievo vi è stata la presentazione dei risultati di ClimaImpresa, l’indagine realizzata presso le aziende del territorio che consente di cogliere non solo i dati quantitativi ma anche gli orientamenti, le aspettative e le percezioni degli imprenditori. Il sondaggio, condotto tra aprile e maggio 2025, ha dipinto un quadro in rallentamento per le province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa nel 2024. Nonostante questa incertezza, alcuni settori si sono distinti: il turismo e i servizi, che hanno registrato le migliori performance mentre il Commercio si è confermato il settore più in difficoltà. Le attese per il 2025 mostrano forti differenziazioni territoriali.
"Il 2024 è stato un anno complesso per la nostra economia, ma ancora una volta il tessuto imprenditoriale ha saputo dimostrare resilienza e capacità di adattamento – dichiara Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio – La vera sfida, ora, è fare del 2025 un anno di rilancio, trasformando la prudenza in leva per nuove opportunità di crescita".
La provincia di Lucca ha mostrato nel 2024 una lieve crescita del valore aggiunto (+0,1% rispetto al 2023), posizionandosi al di sotto della media regionale (+0,6%) e nazionale (+0,5%). Le costruzioni sono cresciute dell’1%, rallentando rispetto al 2023 e 2022. Anche i servizi hanno registrato un moderato aumento (+0,5%). Al contrario, il settore industriale ha continuato il trend negativo (-1,3%), peggiorando rispetto al 2023. L’agricoltura, pur con valori contenuti, ha segnato un +3,4%. Le esportazioni hanno raggiunto un nuovo record superando i 5,5 miliardi di euro (+7,5% rispetto al 2023), grazie soprattutto alla cantieristica nautica (+23,2%). Il credito alle imprese è aumentato del +11,2% nel 2024, trainato soprattutto dalle imprese di maggiori dimensioni (+16,1%).
Il mercato del lavoro ha mostrato un netto miglioramento nel 2024, con il tasso di disoccupazione sceso al 4,7% dal 6,4%. Tuttavia, il 49% delle assunzioni programmate ha presentato criticità di reperimento. Il turismo, considerando anche il fenomeno delle locazioni turistiche, ha registrato una crescita del 3,5% con 4,8 milioni di presenze totali nel 2024, con una spinta significativa dai turisti stranieri (+13,7%). Nel 2024 le vendite al dettaglio in provincia di Lucca sono cresciute solo dello 0,5% in termini nominali, rallentando rispetto agli anni precedenti. Depurando l’effetto dell’inflazione, si stima un calo reale dei volumi di vendita dello 0,6%. I consumi si sono spostati verso beni essenziali, penalizzando quelli discrezionali e le piccole superfici. E l’inizio del 2025 non mostra segnali di ripresa per il commercio, le previsioni indicano una crescita del valore aggiunto dello 0,4%, trainato principalmente dai servizi (+0,8%). Tutti gli altri settori, invece, sono previsti in flessione. Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea rappresentano un fattore di rischio per l’export lucchese, in particolare per i settori della meccanica e dell’agroalimentare.
Nei primi quattro mesi del 2025, la domanda di lavoro ha registrato un calo del 17% rispetto allo stesso periodo del 2024, e la difficoltà nel reperire personale è salita al 52%. La produzione industriale lucchese, dopo una lieve contrazione nel 2024 (-0,9%), ha evidenziato un lieve aumento nel primo trimestre 2025 (+0,3%).