
Tantissime persone ieri nella chiesa di Capannori per l’ultimo saluto alla 17enne morta in un incidente. Le amiche della EMgioy le dedicano i versi di Arisa: "La vita può allontanarci, l’amore poi continuerà".
Un silenzio irreale quello che ieri pomeriggio ha avvolto la chiesa di Capannori, rotto solo dal pianto sommesso e dai singhiozzi di centinaia di persone venute a dare l’ultimo saluto a Valentina Tolomei, la giovane che la notte del 24 maggio ha perso la vita a pochi metri da casa. Valentina, che aveva solo 17 anni, stava percorrendo la via Romana a Capannori quando, all’altezza dell’incrocio con via Nuova di Paganico, è stata travolta da un’auto. Un impatto che non le ha lasciato scampo e che, da quella notte, ha trascinato un’intera comunità nello sconforto più totale.
Ieri, a darle l’ultimo saluto, le persone erano oltre un migliaio, accorse da ogni frazione del Capannorese. Sul piazzale della chiesa, ad accogliere la bara bianca coperta di rose bianche e rosse, oltre agli amici, ai compagni di scuola, agli insegnanti e ai conoscenti, c’erano anche decine di mazzi di fiori, palloncini, dediche e due striscioni colorati: "Il tuo sorriso resterà per sempre nei nostri cuori", hanno scritto gli amici. Accanto alle dediche, anche una simpatica foto di Valentina immortalata mentre faceva una smorfia. Un gesto per ricordare quanto la ragazza fosse solare, con un sorriso sempre pronto per tutti. Valentina amava la vita, la musica, gli amici.
"Era un raggio di sole anche nei giorni più bui", come hanno scritto gli amici e i compagni di classe. A darle l’ultimo saluto ieri a Capannori anche persone che non la conoscevano, ma che sono rimaste sconvolte dalla tragica notizia.
"Oggi non voglio che sia solo una giornata di dolore – ha detto il parroco durante le esequie – Oggi siamo qui anche per celebrare la vita, che Valentina tanto amava. Lei amava anche cantare, ed è uno degli insegnamenti che ci lascia. Cantare, cantare sempre, e non smettere mai di sperare, di amare. Lei avrebbe voluto così, quindi che questa sia una celebrazione folle, non ordinaria. Oggi siamo una cosa sola, e insieme dobbiamo farci forza".
Fuori dalla chiesa, il corteo funebre ha proseguito lentamente, seguito da una folla silenziosa e composta. I volti bagnati di lacrime, gli abbracci stretti, le mani tese a sorreggere chi non riusciva a reggersi in piedi.
Le amiche dell’Asd artistica EMgioy hanno poi liberato in cielo palloncini bianchi e viola, mentre il vento portava via messaggi scritti a mano, pieni di ricordi e parole d’addio. A far emozionare anche le amiche che, con la voce rotta dal pianto, hanno intonato le struggenti parole de "La notte" di Arisa. "La vita può allontanarci – hanno gridato in lacrime - l’amore poi continuerà".
Giulia Prete