JESSICA QUILICI
Cronaca

Quale città per i ragazzi?. Le statistiche ci bocciano e allora lo chiediamo a loro

La recente indagine de Il Sole 24Ora mette la provincia la 74esimo posto. Abbiamo deciso di ascoltare gli under35 per sentire cosa ne pensano.

La recente indagine de Il Sole 24Ora mette la provincia la 74esimo posto. Abbiamo deciso di ascoltare gli under35 per sentire cosa ne pensano.

La recente indagine de Il Sole 24Ora mette la provincia la 74esimo posto. Abbiamo deciso di ascoltare gli under35 per sentire cosa ne pensano.

Lucca è un paese per giovani? Secondo una recente indagine promossa da Il Sole 24Ore, non troppo. La nostra provincia si trova infatti nella metà bassa della classifica, piazzandosi al 75esimo posto a livello nazionale. Guardando alla Toscana, gli over 18 e under 35 del nostro territorio, vivono peggio (per così dire) dei coetanei di Siena, Arezzo, Grosseto, Pisa e Firenze, ma meglio dei ‘gemelli’ di Pistoia, Massa-Carrara e Prato.

Da questi dati statistici – basati cioè su 15 parametri ‘calcolabili’ – emerge infatti un quadro chiaro scuro: i giovani lucchesi fanno figli tardi, non aprono attività e pagano canoni di affitto molto alti rispetto al reddito medio, ma si sposano più dei loro coetanei, hanno più possibilità di avere contratti a tempo indeterminato e possono vantare di un numero leggermente più alto di spettacoli e concerti.

La provincia di Lucca è infatti ‘piazzata’ - per benessere giovanile - al posto 25 su scala nazionale per ciò che riguarda le variazioni contrattuali in positivo, al 33 per numero di concerti, al 34 per quoziente di nuzialità, al 40 per spettacoli e soddisfazione sul lavoro, al 46 per disoccupazione giovanile, al 52 per percezione di insicurezza, al 55 per numero di laureati e al 56 per presenza di aree sportive.

Si trova però al posto 74 della classifica per differenza del costo dell’affitto tra centro e periferia, al 76 per amministratori comunali under 40, all’83 per incidenza del canone di locazione sul reddito, all’86 per età media al parto, al 90 per imprenditorialità giovanile e al 91 per incidenti stradali notturni.

Si sa che le indagini spesso lasciano il tempo che trovano. Sono dati statistici fini a se stessi, magari utili a inquadrare il problema. Allora, per cercare di capire se davvero Lucca sia o no un paese per giovani abbiamo cercato di capire cosa dicono della loro città i giovani che la amministrano, la abitano, o la abbandonano?

Abbiamo dunque chiesto a consiglieri comunali, studenti universitari e lavoratori qual è la percezione che hanno di Lucca, le opportunità e le lacune, in termini di lavoro, spazi aggregativi e servizi. Inevitabile, in questo senso, anche il ‘confronto’ con le città vicine. Lo scopo di questa ‘micro indagine’ – che non ambisce a essere né scientifica né esaustiva, – è infatti quello di aprire un dibattito attorno a un tema che affiora spesso nelle conversazioni tra amici ‘al bar’ così come nelle campagne elettorali.

Con la premessa – dovuta – che visioni e esigenze variano a seconda delle generazioni ricomprese in un range di età molto ampio, che va dai 18 ai 35 anni, ma anche dello status sociale. Ma proprio per questo in grado di restituire una visione d’insieme di ciò che la città ha offerto, offre o potrebbe ancora offrire ai giovani. A partire proprio dalle voci dei pendolari che rimangono a Lucca per andare nelle università vicine o da coloro che invece scelgono di andarsene appena terminati gli studi superiori.