Laura Porta continua ad aiutare: in sua memoria, doni alla Misericordia

La consegna da parte del compagno Antonio del materiale acquistato con le donazioni dopo la morte dell’infermiera

Gli amici della Misericordia di Laura Porta insieme al compagno Antonio (Acerboni/FotoCastellani)

Gli amici della Misericordia di Laura Porta insieme al compagno Antonio (Acerboni/FotoCastellani)

Pistoia, 28 marzo 2024 – “Con questa strumentazione Laura continuerà ad aiutare il prossimo come faceva con tanto impegno e altruismo quando era una volontaria della Misericordia". Così i "fratelli e le sorelle" della Confraternita di Pistoia hanno sottolineato il motivo per cui sui presidi sanitari acquistati con il denaro delle donazioni in memoria di Laura c’è scritto il suo nome: perché anche chi li utilizzerà in futuro senza averla conosciuta contribuirà a mantenerne vivo il ricordo. Un ricordo che comunque resterà indelebile e commosso per molto tempo nella comunità pistoiese, tanto è stato tragico il destino di Laura Porta, 37 anni, infermiera, stroncata da un malore improvviso all’ottavo mese di gravidanza il 19 febbraio scorso. E non c’è stata speranza neppure per il piccolo Andrea che portava in grembo, nato con un intervento cesareo di emergenza e morto dopo una settimana. Talmente è stata grande la commozione nei confronti di una simile tragedia che in moltissimi hanno risposto alla raccolta di offerte, organizzata per essere donata in beneficenza.

Una parte del denaro è stata destinata all’ospedale pediatrico Meyer, e una parte è andata alla Misericordia per l’acquisto di attrezzature che ieri pomeriggio – una sedia portantina elettrica, due zaini per il soccorso d’emergenza, un defibrillatore e due saturimetri – sono state consegnate con una semplice cerimonia nella sala riunioni della Confraternita di via Bonellina, alla presenza di Antonio, compagno di Laura, di alcuni parenti e amici e di un nutrito gruppo di volontari della Misericordia che insieme a Laura avevano trascorso tante ore sulle ambulanze o in sede. "Abbiamo fatto tanti turni di notte insieme – ha raccontato il direttore della Misericordia Riccardo Fantacci - soprattutto nel momento peggiore attraversato dal Paese, quando c’era la pandemia, e lei era sempre determinata, sicura nel suo impegno di voler aiutare le persone. Aveva un carattere forte, volitivo. Però aveva un fisico minuto, e oggi è una giornata ancora più toccante, perché abbiamo questa nuova portantina elettrica con cui sarebbe riuscita anche lei da sola a trasportare un malato".

Tanta la commozione da parte di tutti i presenti, quando il presidente della Confraternita pistoiese Sergio Fedi ha letto una lettera per esprimere la vicinanza al compagno della giovane a nome di tutti i volontari : "Caro Antonio, ognuno di noi porta nel cuore gonfio di lacrime il ricordo di Laura – sono alcune delle parole di cordoglio – tante sono state le offerte in memoria di lei e del piccolo Andrea, che ci hanno permesso di acquistare questi presidi che staranno sulle stesse ambulanze dove anche lei saliva". Troppa la commozione di Antonio per riuscire a parlare, abbracciato con affetto dai rappresentanti del gruppo di volontari. "Vorrei ricordare che Laura era bravissima professionalmente – ha preso la parola poi una infermiera che aveva avuto come tirocinante la giovane in terapia intensiva al San Jacopo – era molto preparata e lavorava con coscienza. Avrebbe preso il servizio con l’assunzione in ospedale dopo la nascita del bambino e nei suoi piani c’era di continuare a formarsi per essere sempre aggiornata"