
L’avvocato Andrea Niccolai illustra tutte le novità da Palazzo del Tau "La priorità ora è chiarire alcuni aspetti con il Comune di Pistoia".
Quel che c’è da fare, in sintesi, è "costruire". Dalle fondamenta. È iniziata la stagione del fare alla Fondazione Marino Marini di Pistoia, oggi presieduta dall’avvocato Andrea Niccolai, che gli step da seguire li ha ben chiari ed è pronto a seguirli. Tra questi, assumere personale (un avviso per dipendente amministrativo è già su fondazionemarinomarini.it, candidature entro il 13 luglio), chiarire i rapporti con il Comune di Pistoia, monitorare le opere e, vagliando l’ambito del possibile oltre che dello sperato, organizzare una mostra a Pistoia per far rivedere il maestro alla città (oltre che per sgomberare il Tau e consentire lo svolgimento del cantiere).
La storia però inizia ancora prima e in particolare dalla costituzione del cda. "La nomina del delegato della Soprintendenza ha tardato ad arrivare. Oggi quel nome lo abbiamo: si tratta di Jennifer Celani, ex dipendente della Soprintendenza e storica dell’arte. Siamo nel numero tecnico, con la possibilità di cooptare un altro membro, probabilmente uno storico dell’arte – spiega Niccolai –. Ci stiamo strutturando, ecco perché l’avviso per l’assunzione di un dipendente, con la segreteria già operativa con un incarico part time affidato a un profilo con esperienza. La priorità ora è chiarire alcuni aspetti nel rapporto con il Comune di Pistoia. Il primo, relativo al Tau. Attualmente la Fondazione ha in uso solo il terzo piano e la gipsoteca a Palazzo. "Serve riscrivere una convenzione con il Comune – prosegue il presidente – per chiarire l’uso degli spazi. Poi il Centro di Documentazione Marini, con sede a Palazzo, dove si trova tutta una serie di pezzi donati da Marino e dalla moglie Mercedes al Comune. Dipinti, acqueforti, libri e documenti. Ritengo che il Comune debba impegnarsi, anche col nostro aiuto, a ridare vita a quel Centro per renderlo fruibile al pubblico e alla comunità degli studiosi. A questo si legano i lavori di conformità alla sede, in partenza a settembre. Finito questo, probabilmente fine anno, potremmo tornare a rendere visibile il patrimonio. La migliore formula è quella delle aperture mirate. Aprire a tutto tondo non sarebbe gestibile e non è neppure uno degli obiettivi della Fondazione".
In ballo c’è moltissimo, spiega ancora Niccolai: la realizzazione di un archivio con report sullo stato di salute di ogni opera, la digitalizzazione di ogni materiale oltre che delle autentiche e la preparazione di una procedura per le autentiche stesse, "finora inesistente", il trasloco al Tau delle opere presenti nell’appartamento di proprietà della Fondazione in zona Ceppo e lavoro, lavoro, lavoro per proiettare Marino nel mondo: "non senza prima aver redatto un registro dei prestiti, anche questo inesistente".
"E poi una cosa che ci auguriamo piacevole per i pistoiesi: vorremmo riunire Pistoia Musei e Comune per una mostra nel periodo autunno inverno a Palazzo Buontalenti e al Fabroni. Mi auguro d’incontrare l’appoggio di tutti. I rapporti con Firenze? La questione è delicata – conclude il presidente –, serve prima verificare il bilancio, capire i numeri legati a Siae, patrimonio e autentiche e sulla base di quello fare delle ipotesi. Gettoni al buio sono lontani dal mio pensiero di gestione. Sarò lieto di tendere la mano in presenza di un progetto che mi sia stato fatto conoscere. A oggi invece, nonostante i miei tentativi di contatto, nessun dialogo è stato possibile".
linda meoni