GABRIELE ACERBONI
Cronaca

"La sfida ora è cantare in italiano". I Mars Era stasera dentro la Rocca

La band fiorentina con "Calce" al Serravalle Rock: apre l’unica data italiana dei norvegesi Yo Know Who

La band fiorentina con "Calce" al Serravalle Rock: apre l’unica data italiana dei norvegesi Yo Know Who

La band fiorentina con "Calce" al Serravalle Rock: apre l’unica data italiana dei norvegesi Yo Know Who

Serata centrale quella di oggi della tre giorni di musica nella Rocca di Castruccio, a Serravalle Pistoiese. I primi a salire sul palco saranno i componenti della band fiorentina dei Mars Era che hanno appena ultimato il nuovo album "Calce", in uscita il prossimo settembre, e offriranno un’importante occasione al pubblico per ascoltare in anteprima i nuovi brani visto che la band aprirà al Serravalle Rock l’unica data italiana dei norvegesi Yo Know Who.

Dopo due album in inglese la svolta in italiano. Cosa ha spinto i Mars Era a cambiare?

"Abbiamo scelto di virare verso l’italiano per dare un cambio forte e d’impatto rispetto ai precedenti album. Volevamo parlare di vita normale, vissuta: amore e relazioni complicate, rabbia e frustrazione per le ingiustizie del mondo, depressione ed esclusione sociale. Tutti i brani sono nati da esperienze personali o condivise tra noi quattro. L’italiano, che è ovviamente la nostra lingua madre, è stata la scelta più logica ed essenziale per esprimerci".

Cosa suonerete dal vivo stasera al Serravalle Rock?

"Ci sarà spazio anche per brani del passato. Suoneremo interamente Calce, il nostro nuovo album, con una cover speciale degli Afterhours che non vediamo l’ora di svelare".

Avete utilizzato spesso l’intelligenza artificiale per i vostri contenuti social. Com’è nata l’idea? E sta funzionando?

"L’idea è nata a inizio 2025, ritrovandoci insieme per creare il videoclip di Sciacalli. Centinaia di scene descritte e date in pasto all’immaginazione dell’intelligenza artificiale, che poi sono state montate secondo il nostro storyboard, scritto a quattro mani. Ora ci stiamo divertendo ulteriormente con questi reel creati con l’IA, immaginando situazioni ironiche e surreali in cui svariati personaggi si alternano in scena. È un modo alternativo per cercare di emergere in questa maledetta giungla dei social network, da cui, purtroppo, oggi non si può prescindere".

Cosa pensano i Mars Era della scena musicale fiorentina e toscana in generale?

"La scena è viva, la voglia di suonare è tanta, e dopo la pandemia la situazione è migliorata. Si è tornati a suonare dal vivo, dando la possibilità a molti di potersi esprimere. Siamo alla ricerca continua di eventi live a cui partecipare: la voglia di spingere il volume sugli strumenti è tanta. Un musicista non si sente del tutto compiuto e soddisfatto se non ha un concerto live come obiettivo. Suonare dal vivo ti carica, ti fa vivere di adrenalina gratuita e sana. Non possiamo farne a meno".

Gabriele Acerboni