DANIELA GORI
Cronaca

La mostra di Beatrice. Giannini

Sarà inaugurata oggi, 26 luglio alle 17, la mostra personale di Beatrice Giannini. L’esposizione, fino al 3 agosto allestita...

Sarà inaugurata oggi, 26 luglio alle 17, la mostra personale di Beatrice Giannini. L’esposizione, fino al 3 agosto allestita...

Sarà inaugurata oggi, 26 luglio alle 17, la mostra personale di Beatrice Giannini. L’esposizione, fino al 3 agosto allestita...

Sarà inaugurata oggi, 26 luglio alle 17, la mostra personale di Beatrice Giannini. L’esposizione, fino al 3 agosto allestita nello spazio di piazza Matteotti 15, sarà visitabile tutti i giorni con orario 16-19.30. Nel fine settimana, oltre al pomeriggio, anche al mattino, dalle 10 alle 12 il sabato e dalle 11 alle 12,30 la domenica.

Nata a San Marcello Pistoiese il 24 dicembre del 1943, Beatrice Giannini si è sempre interessata di pittura e di colori fin da ragazza, iniziando presto a maneggiare tele e tavolozza. Questa passione l’ha spinta ad approfondire la tecnica con lo studio, e si è diplomata maestra d’arte all’allora Istituto d’arte Policarpo Petrocchi, nel 1960.

La sua curiosità verso l’arte in generale e la sua voglia di sperimentare l’hanno portata a maturare nuove tecniche e sviluppare una propria identità artistica. I soggetti, volti e paesaggi africani, ambienti marini, ritratti, sono infatti dipinti con una tecnica particolare, in cui le pennellate di colore portano all’effetto visivo del mosaico. Gli sguardi e i paesaggi aprono, anche all’occhio dell’osservatore meno attento, le visioni ed emozioni intime dell’artista, dove la luce e l’ombra mandano messaggi di religiosità spirituale.

Per questo motivo l’esposizione porta il titolo di "Oltre lo sguardo". "Tra le trame dei suoi quadri si intravedono accenni di blu profondo e oro delicato, come segni di una spiritualità che non si impone, ma si rivela con dolcezza – scrive l’artista Barbara Pratesi dei dipinti di Beatrice Giannini –. Sono luci che sfiorano, presenze che elevano, gesti che parlano di sacro. Beatrice non dipinge per spiegare, ma per sentire insieme. Ogni opera è uno spazio di incontro, dove il cuore può riconoscersi, dove anche il dolore trova forma e dignità".

Daniela Gori